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Marie HuilletMarie Huillet

Iran: la Banca Centrale vieta alle banche del paese di effettuare transazioni con criptovalute

La Banca Centrale iraniana vieta alle istituzioni finanziare locali di fare affari con criptovalute, mentre il valore della moneta locale scende ai minimi storici.

Iran: la Banca Centrale vieta alle banche del paese di effettuare transazioni con criptovalute
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In Iran, la Banca Centrale ha vietato alle banche del paese e ad altre istituzioni finanziarie di fare affari con criptovalute, adducendo a timori legati al riciclaggio di denaro.

Stando a quanto riportato da Reuters, domenica scorsa l'agenzia governativa IRNA ha dichiarato:

"Banche, istituzioni di credito e piattaforme di cambio dovrebbero evitare la vendita o l'acquisto di queste valute, o effettuare qualsiasi azione volta a promuovere il loro utilizzo."

Oggi, in data 23 aprile, Radio Free Europe/ Radio Liberty (REFRL) ha rivelato ulteriori dettagli sulla questione:

“Tutte le criptovalute hanno la capacità di essere trasformate in strumenti per il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, e più in generale in mezzo per il trasferimento di fondi criminali."

Il divieto arriva in seguito al possibile rinnovo delle sanzioni da parte degli Stati Uniti in data 12 maggio: la notizia ha fatto crollare il valore del Rial, la valuta nazionale, sino ai minimi storici. Reuters ha inoltre riportato che l'Iran ha unificato i tassi di cambio dei mercati liberi e ufficiali, vietando lo scambio di monete al di fuori delle banche nel tentativo di sostenere le istituzioni finanziarie in difficoltà e bloccare ulteriori diminuzioni del valore della valuta.

La posizione dell'Iran nei confronti delle criptovalute si è molto indurita a febbraio di quest'anno, quando i portali d'informazione locali hanno riportato la notizia che la Banca Centrale del paese avesse intenzione di "controllare e prevenire" l'utilizzo delle monete digitali.