Il presidente della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti ha invitato alla realizzazione di una "regolamentazione per le criptovalute basata sui principi".

Heath Tarbert, che ha preso il posto dell'ex presidente J. Christopher Giancarlo a luglio, ha dichiarato che un tale approccio nella regolamentazione degli asset digitali consentirebbe di avere un periodo di sviluppo e osservazione prima di adottare regole più mirate. Le osservazioni di Tarbert arrivano da un editoriale pubblicato sul sito web della CFTC il 19 novembre.

Nell'articolo, Tarbert ha sottolineato che il termine "regolamentazione basata sui principi" non implica un approccio leggero o una deregolamentazione, ma è anzi "ben lontano" da tali concetti. Il presidente ha spiegato che tale approccio prevede l'abbondono di regole eccessivamente dettagliate e l'adozione di "principi più ampi" e di alto livello in grado di definire degli standard per le società e i prodotti regolamentati.

"Se crei 10.000 regolamenti, distruggi tutto il rispetto per la legge"

A sostegno della sua teoria, Tarbert ha citato le parole del noto primo ministro britannico Winston Churchill: "Se crei 10.000 regolamenti, distruggi tutto il rispetto per la legge".

Secondo il presidente, i regolatori dovrebbero prima comprendere appieno i risultati e i potenziali rischi degli asset digitali, e poi applicare le loro regole. "Quello che non vogliamo fare è estinguere del tutto l'innovazione", ha affermato Tarbert, spiegando:

“Dato il rapido ritmo dell'innovazione e dei mercati che la supportano, adottare un approccio basato sui principi per la regolamentazione degli asset digitali e di altri prodotti fintech consentirebbe di avere un periodo di sviluppo e osservazione. Dopo aver compreso appieno i risultati e i potenziali rischi degli asset digitali, potrebbe essere opportuno adottare regole ad-hoc più mirate, o una combinazione più equilibrata di principi e regole."

Aprire la strada all'innovazione non significa tollerare le frodi

Pur esprimendo una posizione favorevole allo sviluppo della nuova tecnologia, Tarbert ha dedicato comunque una notevole attenzione ai rischi associati all'industria. "La nostra volontà di consentire lo sviluppo dell'innovazione non deve essere confusa con una tolleranza nei confronti di comportamenti fraudolenti o con un cosiddetto approccio leggero", ha affermato il dirigente. Secondo Tarbert, gli asset digitali vanno incontro a rischi operativi unici, come frodi e hack che possono causare furti o perdite.

Ha aggiunto che la CFTC sta valutando come gli aspetti di base della regolamentazione basata sui principi possano essere applicati agli exchange di criptovalute.

Anche l'ex presidente della CFTC ha invitato ad un approccio "non dannoso"

Le osservazioni di Tarbert fanno eco a quelle del suo predecessore, l'ex presidente Christopher Giancarlo. A settembre, Giancarlo ha dichiarato che, per prosperare, le criptovalute hanno bisogno di un approccio "do no harm" da parte dei regolatori, e ha paragonato il settore al primo periodo della rete Internet.