La Commodity Futures Trading Commission (CFTC), l'agenzia di regolamentazione finanziaria statunitense, sta modernizzando le sue infrastrutture, che risalgono agli anni '90, integrando uno strumento di sorveglianza finanziaria sviluppato da Nasdaq.
L'obiettivo principale del software di Nasdaq è rilevare gli abusi di mercato, come l'insider trading e la manipolazione nei mercati azionari e crypto. A spiegarlo a Cointelegraph è Tony Sio, responsabile della strategia di regolamentazione e innovazione di Nasdaq:
"Gli algoritmi personalizzati rilevano modelli sospetti unici per i mercati degli asset digitali. Offrono un'analisi in tempo reale dei dati degli order book su tutte le piattaforme di trading di criptovalute e analisi cross-market in grado di correlare le attività tra i mercati tradizionali e quelli digitali."
I dati che alimenteranno il sistema di monitoraggio "saranno ottenuti dalla CFTC attraverso i suoi poteri di regolamentazione," ha aggiunto Sio.
La sorveglianza finanziaria rimane un argomento molto dibattuto nel mondo crypto. Mentre i sostenitori della privacy sostengono che la sorveglianza possa creare una "prigione digitale", altri ritengono che le tecniche anti-riciclaggio siano essenziali per favorire l'adozione istituzionale delle criptovalute.
Settore DeFi interessato a una sorveglianza sempre maggiore
Per combattere i flussi finanziari illeciti, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti sta esplorando la possibilità di richiedere controlli di identità digitale integrati nei smart contract della finanza decentralizzata (DeFi).
La lotta alla finanza illecita è stata una delle direttive principali del report sulle criptovalute pubblicato a luglio dalla Casa Bianca, che includeva anche proposte di tassazione e di struttura del mercato per gli asset digitali negli Stati Uniti.
Il report raccomanda al Dipartimento del Tesoro e al National Institute of Standards and Technology (NIST) di sviluppare parametri aggiuntivi per le procedure Know Your Customer (KYC) per gli asset digitali.
Inoltre, il report consiglia di rivedere le attuali linee guida del NIST sull'identità digitale e di aggiornare gli strumenti per le credenziali di identità.
I critici di queste proposte sostengono che l'aggiunta di tali strumenti ai protocolli DeFi tradisce l'etica fondamentale dell'architettura decentralizzata e senza autorizzazioni.
Come ha dichiarato a Cointelegraph Mamadou Kwidjim Toure, CEO della piattaforma di investimento Ubuntu Tribe:
"Se trasformi un'infrastruttura neutrale e senza autorizzazioni in una in cui l'accesso è controllato da credenziali di identità approvate dal governo, cambi radicalmente ciò che la DeFi dovrebbe essere".