Li Bo, il nuovo vice-governatore della Banca Popolare Cinese (PBoC), ha discusso dei vantaggi delle crypto come strumento di investimento, evidenziando che nel Paese c'è ancora una forte incertezza normativa in merito agli asset digitali.

Secondo il giornalista cinese Colin Wu, Li avrebbe rilasciato tali commenti durante il Boao Forum, che si è tenuto ieri in Cina meridionale. Il dirigente della PBoC ha sottolineato che la banca centrale non pianifica di apportare modifiche al proprio quadro normativo nel prossimo futuro, facendo in particolare riferimento ai divieti su Initial Coin Offering (ICO) ed exchange di criptovalute: la PBoC "continuerà a mantenere le attuali misure e pratiche" mentre esplora potenziali cambiamenti alle regolamentazioni.

Al tempo stesso, Li Bo ha riconosciuto il potenziale delle criptovalute come investimento:

"Riteniamo che Bitcoin e stablecoin siano asset criptati. Gli asset criptati sono sono un'opzione di investimento, non una valuta; in altre parole, si tratta di un investimento alternativo e non di un mezzo di scambio. Pertanto, riteniamo che in futuro gli asset crypto potrebbero svolgere un ruolo importante come strumento d'investimento."

Il vice-governatore ha poi aggiunto che le stablecoin emesse da società private potrebbero richiedere "regole più severe" rispetto a Bitcoin (BTC):

"In futuro, nel caso in cui una stablecoin volesse diventare uno strumento di pagamento ampiamente utilizzato, dovrebbe essere soggetta a una severa supervisione. Proprio come banche e istituti finanziari vengono già scrupolosamente regolamentati."

Anche Zhou Xiaochuan, ex presidente della PBoC, ha partecipato al Boao Forum di domenica. Il dirigente ha voluto fare una netta distinzione fra "l'economia reale" e il settore delle criptovalute:

"Lo scopo della finanza è servire l'economia reale. Che siano asset o valute digitali, dovrebbero essere strettamente integrati con l'economia reale."

Attualmente la banca centrale cinese sta portando avanti il suo progetto pilota per uno yuan in forma digitale, proposto per la prima volta nel 2014: sono già stati condotti numerosi test in svariate città del Paese. Li ha spiegato che la CBDC cinese si "concentrerà principalmente sull'uso domestico", ma anche che la Cina potrebbe prendere in considerazione pagamenti e transazioni transfrontaliere "nel lungo termine".

La Cina pianifica di testare lo yuan digitale sul campo durante i Giochi Olimpici Invernali di Pechino, che si terranno il prossimo anno.