Pare che anche Wei Liu, cittadino cinese residente in California, abbia presentato negli Stati Uniti una richiesta di copyright per il white paper di Bitcoin (BTC).

All'interno del documento, Liu sostiene infatti di aver pubblicato un white paper dal titolo "Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System" in data 11 gennaio 2008, dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto

La scorsa settimana pure Craig Wright, celebre imprenditore di origine australiana nonché uno dei principali sostenitori di Bitcoin SV, aveva presentato una simile richiesta. Già da parecchio tempo l'uomo afferma di essere il vero Satoshi Nakamoto. Ciononostante, un rappresentante del Copyright Office statunitense aveva prontamente spiegato:

"Nel caso in cui un'opera venga registrata sotto pseudonimo, il Copyright Office non verifica che sia effettivamente presente un legame dimostrabile fra il richiedente e l'autore fittizio."

Per tale motivo la notizia è stata accolta con forte scetticismo da parte della comunità. Jerry Brito, direttore esecutivo di Coin Center, aveva infatti commentato su Twitter:

"Registrare un copyright significa semplicemente presentare un modulo. Il Copyright Office non esamina la validità della rivendicazione: loro la registrano e finisce lì. Sfortunatamente non esiste un modo ufficiale per contestare una registrazione. Se ci sono più rivendicazioni, l'ufficio le registrerà tutte."

In data 21 maggio, in seguito alla richiesta di copyright da parte di Wright, il valore di Bitcoin SV è improvvisamente raddoppiato.