Secondo alcune fonti, un'analisi del governo cinese ha concluso che la vita media di un progetto blockchain è di 1,22 anni.
Durante un discorso al China International Big Data Industry Expo 2018 di Guizhou, He Baohong della China Academy of Information and Communications Technology (CAICT) ha dichiarato che solo l'8% dei progetti blockchain avviati sono ancora attivi.
Le informazioni rilasciate da He sarebbero frutto di un'analisi del CAICT sui trend del settore blockchain.
Il CAICT è un istituto di ricerca scientifica direttamente controllato dal Ministero dell'Industria e dell'Informatica (MIT) del governo cinese.
Tra i trend che secondo il CAICT dureranno nel tempo troviamo "una crescente integrazione del flusso di dati e risorse" e "una crescita a ritmo accellerato degli asset digitali".
Per le imprese che operano nel settore delle blockchain, tuttavia, secondo He il futuro rimane incerto.
"(Questi progetti) sono partiti molto rapidamente, ma sono morti altrettanto in fretta", ha dichiarato:
"In questa circostanza, i governi di tutto il mondo si stanno impegnando a stabilire standard unificati al fine di aiutare i progetti blockchain a creare applicazioni per il mondo reale".
Pechino continua a interessarsi attivamente di blockchain e criptovalute: all'inizio di questo mese, il governo ha rilasciato i primi rating ufficiali per 26 asset di criptovalute, che in futuro verranno estesi anche a progetti blockchain e ad ulteriori asset.
Ovviamente, He è rimasto ottimista sui progetti blockchain che nascono in Cina:
"In Cina abbiamo stabilito programmi blockchain verificabili e quasi 200 imprese private hanno espresso il loro interesse ad aderire. Ciò aiuterà la tecnologia blockchain e la relativa industria a diventare più trasparenti e aperte".