Nel terzo trimestre 2018, il trading di future sul Bitcoin (BTC) presso il Chicago Mercantile Exchange (CME) ha continuato a crescere. Lo ha rivelato la piattaforma statunitense in un tweet del 17 ottobre.
I grafici del CME indicano che nel terzo trimestre il volume di trading medio giornaliero (ADV) dei future sul Bitcoin è aumentato del 41% rispetto a quello precedente, mentre l'open interest (OI), ossia il numero di contratti future aperti, è cresciuto del 19%.
ADV e OI dei Future sul Bitcoin del CME nel Q1, Q2 e Q3 2018. Fonte: CMEGroup
Facendo un confronto con la differenza rilevata tra secondo e primo trimestre, si nota che nel terzo trimestre le dinamiche di trading sono cresciute a un ritmo più lento. Il 20 luglio, infatti, il CME ha segnalato che, rispetto al Q1, nel Q2 il trading di future sul Bitcoin aveva registrato un aumento di ADV e OI rispettivamente del 93% e del 58%.
Il CME Group è uno delle più grandi piattaforme al mondo e vanta il maggior numero di opzioni e contratti future OI di qualsiasi altra borsa. La società lanciò il trading di future sul Bitcoin il 17 dicembre 2017, poco dopo il Chicago Board Options Exchange (CBOE), che li lanciò il 10 dicembre.
Ad ottobre, Ran Neu-ner, analista e conduttore della trasmissione della CNBC Cryptotrader, aveva previsto che il prezzo del Bitcoin stesse "per esplodere" in seguito all'imminente pronunciamento della Security and Exchange Commission (SEC) in merito alle diverse domande di exchange traded fund (ETF) basati sul Bitcoin.
Nella sua previsione, Neuner ha paragonato gli ETF ai future sul Bitcoin, sostenendo che l'anno scorso sarebbe stata proprio l'attesa della nuova opzione di trading (i future) a scatenare l'impennata della criptovaluta dai "6.691$ di novembre '17 ai 20.000$ di dicembre '17".
Qualche mese fa, la Federal Reserve Bank di San Francisco ha affermato che il brusco calo dei mercati delle criptovalute a cui abbiamo assistito nel 2018 era stato causato proprio dai future.