Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, afferma che gli Stati Uniti daranno inizio a "una nuova era per le criptovalute" e prevede che fino al 10% del PIL globale sarà basato su infrastrutture crypto entro il 2030.
Durante la call sugli utili del quarto trimestre 2024 di Coinbase, Armstrong ha dichiarato:
"Fino al 10% del PIL globale potrebbe basarsi su infrastrutture crypto entro la fine di questo decennio."
Armstrong ha paragonato l'attuale movimento delle aziende che cercano di integrare le criptovalute ai primi anni 2000, quando le compagnie tentavano di comprendere come adattarsi a Internet:
"On-chain è il nuovo on-line. [...] Coinbase sarà il partner preferenziale per molte aziende che vogliono costruire questa infrastruttura".
Se la previsione di Armstrong si realizzasse, significherebbe che oltre 10.000 miliardi di dollari di valore sarebbero tokenizzati o gestiti on-chain, dato che l'attuale PIL globale supera i 100.000 miliardi di dollari secondo la Banca Mondiale.
Armstrong ha inoltre svelato che, nel quarto trimestre, l'exchange ha registrato un fatturato totale di 2,3 miliardi di dollari: un aumento dell'88% rispetto al trimestre precedente.
Risultati del quarto trimestre 2024 di Coinbase. Fonte: Coinbase
Armstrong ha affermato che gli Stati Uniti, i quali rappresentano circa il 30% del PIL mondiale, guideranno questo processo: "Il presidente Trump si sta muovendo rapidamente per mantenere la promessa di rendere degli Stati Uniti la capitale crypto del pianeta."
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Ha aggiunto che oggi gli Stati Uniti hanno "il Congresso più favorevole alle criptovalute" di sempre. Ora che anche l'America sta introducendo leggi chiare sulla regolamentazione delle stablecoin e la struttura del mercato, anche il resto del mondo seguirà:
"Considerata la leadership degli Stati Uniti in questo ambito, il resto del mondo sta prendendo nota e sarà spinto ad abbracciare l'adozione delle criptovalute."