Una recente ricerca, condotta dall'exchange statunitense di criptovalute Coinbase in collaborazione con la società di sondaggi Qriously, ha svelato che il 42% delle 50 università più importanti al mondo possiede almeno un corso di studio dedicato a criptovalute e blockchain.
Il 15% dei 172 corsi di studio presi in esame viene offerto in facoltà di economia, finanza e diritto, mentre soltanto il 4% in dipartimenti dedicati alle scienze sociali.
Lo studio ha inoltre scoperto che i corsi dedicati alla blockchain risultano più popolari negli Stati Uniti, ma meno all'estero. Soltanto 5 delle 18 università analizzate che operano al di fuori del territorio statunitense offrono infatti studi su tali argomenti. In particolare, queste materie sono più popolari nelle Università di Stanford e Cornell, le quali offrono rispettivamente dieci e nove corsi di studio dedicati a tali soggetti. Seguono l'Università della Pennsylvania e di Singapore, con sei e cinque corsi di studio.
Dawn Song, professore d'informatica a Berkeley, ha spiegato che il suo corso "Blockchain, Criptoeconomia e il Futuro di Tecnologia, Business e Legge" è stato sorprendentemente popolare, tanto che gli insegnanti hanno dovuto respingere oltre 200 studenti in quanto l'aula poteva accoglierne al massimo 70.
"La blockchain combina teoria e pratica, e può portare a molte importanti innovazioni in svariate aree di ricerca. Può avere un impatto profondo e su larga scala sulla società e su numerose industrie".
Ad agosto, la Hong Kong University of Science and Technology (HKUST) ha ottenuto una sovvenzione da 20 milioni di dollari allo scopo di finanziare la ricerca nel settore blockchain. Sempre ad agosto la Turchia ha istituito il primo centro blockchain universitario del paese, con l'obbiettivo di garantire un ampio sviluppo della tecnologia e colmare il divario con le altre nazioni.