Lo sviluppatore di software blockchain ConsenSys continuerà a perseguire i propri obiettivi, nonostante l'azienda abbia recentemente licenziato l'11% della sua forza lavoro. In un'intervista del 7 febbraio, il CEO Joe Lubin ha garantito che "abbiamo mantenuto praticamente tutte le nostre capacità."

Durante l'evento Building Blocks 23 di Tel Aviv, Lubin ha affermato che i tagli sono stati attuati "principalmente per contrastare potenziali venti contrari futuri," e in parte anche a causa dei volumi in calo nell'ecosistema ConsenSys dovuti a fattori "macroeconomici e geopolitici."

Lubin e il suo team temevano che i problemi nei mercati dei capitali di rischio avrebbero reso difficile per le società crypto raccogliere denaro:

"Ci sono ancora alcuni elementi di preoccupazione nelle catene di approvvigionamento, nei materiali e nei chip, nel finanziamento tramite Venture Capital. [...] Le società di Venture Capital non sono di certo buone e generose: tratterranno i loro soldi fino a che non vi sarà a un cambiamento sostanziale nel settore tecnologico, credo."

Lubin ha affermato che il licenziamento dei 96 dipendenti ha contribuito a migliorare i margini della compagnia: in futuro ConsenSys potrebbe persino acquisire alcune aziende più piccole, così da ampliare i servizi offerti. Secondo Lubin, i licenziamenti consentiranno alla società di affrontare senza timore qualsiasi problema economico globale in arrivo nel prossimo futuro.

ConsenSys ha annunciato il licenziamento dell'11% della sua forza lavoro il 19 gennaio. Anche diverse altre società blockchain – come Coinbase, Gemini, DCG e Blockchain.com – hanno comunicato tagli al personale in questo periodo. Il 2022 è stato un anno difficile per il settore.