Oggigiorno i prestiti bancari sono il metodo di gran lunga più diffuso per ottenere liquidità aggiuntiva, così da poter realizzare i piccoli e grandi progetti che non sarebbero altrimenti possibili: ad esempio l’acquisto di un’auto, oppure la ristrutturazione di una casa.
Tuttavia, riuscire a ottenere un prestito da un istituto bancario è spesso un processo molto lungo e frustrante. Il richiedente deve infatti presentare svariati documenti identificativi, nonché attestare la sua attuale condizione lavorativa e reddituale. Ma non è tutto: le tempistiche possono estendersi in base alla tipologia di prestito, all'ammontare richiesto, alla situazione finanziaria dell’utente e all’accuratezza della documentazione presentata.
A causa di tali inefficienze, una delle aree in più rapida crescita del mondo crypto è proprio quella dei prestiti: molte piattaforme del settore – sia centralizzate che decentralizzate – consentono agli utenti di prendere in prestito un’ampia varietà di criptovalute utilizzando come garanzia i loro crypto-asset.
Indipendentemente dalla piattaforma che si decide di utilizzare, il processo per ottenere un prestito garantito da criptovalute è a grandi linee sempre lo stesso: bisogna depositare i propri asset sulla piattaforma e ricordarsi di rimborsare il debito entro il tempo limite.
In particolare, la procedura è solitamente suddivisa in sette fasi:
- staking del collaterale;
- ottenimento del prestito;
- aggiunta o prelievo del collaterale (se applicabile);
- liquidazione (se applicabile);
- pagamento degli interessi;
- rimborso del prestito;
- riscatto del collaterale.
Sottolineiamo che, pur mantenendo la proprietà delle criptovalute in staking, l’utente rinuncia al diritto di effettuare transazioni con tali monete fino al rimborso del prestito. Inoltre, il rimborso viene generalmente effettuato nella stessa criptovaluta presa inizialmente in prestito.
Un aspetto fondamentale dei prestiti garantiti da criptovalute è il cosiddetto Loan-to-Value (LTV), ovvero il rapporto fra il saldo preso in prestito e il valore degli asset utilizzati come garanzia:
Ad esempio, se si richiede un prestito di 1.000$ in USDT e il valore del collaterale depositato è di 2.000$, il Loan-to-Value sarà del 50% (1.000 / 2.000 = 0,5 o 50%). Il Loan-to-Value massimo consentito può variare in base alla piattaforma scelta, alle criptovalute utilizzate come garanzia e alla tipologia di prestito.
Se il valore di mercato del collaterale diminuisse in maniera significativa, al punto da spingere l’LTV al di sopra della soglia massima consentita, l’utente sarà tenuto a depositare ulteriori fondi come garanzia. In caso contrario, la piattaforma potrebbe eseguire una liquidazione forzata.
Vantaggi e svantaggi dei prestiti garantiti da criptovalute
I prestiti garantiti da criptovalute offrono numerosi vantaggi agli investitori:
- Liquidità istantanea: I prestiti garantiti da criptovalute consentono agli investitori di soddisfare immediatamente le loro esigenze di liquidità, così da poter più rapidamente finanziare grandi acquisti o far fronte alle emergenze.
- Benefici fiscali: Dato che gli investitori non vendono alcuna criptovaluta – bensì prendono in prestito dei fondi utilizzando come garanzia i propri crypto-asset – non è necessario contabilizzare profitti o perdite. Nella maggior parte delle giurisdizioni, infatti, tali prestiti non sono considerati eventi imponibili.
- Il trading con leva incrementa i potenziali profitti: Grazie ai prestiti garantiti da criptovalute, è possibile accedere a liquidità aggiuntiva senza dover necessariamente vendere parte del proprio portfolio d’investimento. Una popolare (ma piuttosto rischiosa) strategia di trading si basa proprio sul prendere in prestito delle stablecoin e utilizzare tali fondi per comprare altre criptovalute. Il trader può infine usare i guadagni realizzati per rimborsare il prestito iniziale, trattenendo il resto come profitto.
Vi sono tuttavia anche degli svantaggi, che l’investitore dovrebbe prendere in considerazione prima di richiedere un prestito crypto:
- Smart contract potenzialmente poco sicuri: Le piattaforme di prestito decentralizzate fanno uso di smart contract, ovvero programmi che vengono eseguiti in maniera automatica sulla blockchain. Sebbene il loro codice sia spesso open-source e sottoposto a revisione, potrebbe accadere che una potenziale falla nella sicurezza non venga rilevata: questa, se sfruttata da malintenzionati, potrebbero causare la perdita dei fondi degli investitori.
- Nessuna autocustodia: Lo svantaggio di cui sopra non si applica ovviamente alle piattaforme di prestito centralizzate, dato che non fanno alcun uso di smart contract. Tuttavia, quando l’utente deposita il collaterale su una piattaforma centralizzata, sta temporaneamente rinunciando alla custodia delle proprie criptovalute. Se pertanto la compagnia di cui si utilizzano i servizi dovesse mal gestire i fondi – o peggio, dichiarare bancarotta – l’investitore potrebbe perdere i propri asset. È pertanto molto importante scegliere un’azienda autorevole, sicura e dalla comprovata affidabilità.
- Il trading con leva può amplificare le perdite: Richiedere un prestito per acquistare ulteriori criptovalute potrebbe rivelarsi controproducente, specialmente in un mercato volatile come quello delle criptovalute. Il trading con leva può infatti amplificare i profitti, ma anche le perdite: si tratta di una strategia rischiosa, poco adatta ai trader alle prime armi.
Di recente anche il noto exchange di criptovalute Bitget ha introdotto tale soluzione per i propri utenti, tramite la nuova funzione Prestiti Crypto. Attualmente la piattaforma accetta come collaterale Bitcoin (BTC), Ether (ETH), Tether (USDT), XRP, Litecoin (LTC) e Bitcoin Cash (BCH). Gli investitori possono prendere in prestito un’ampia varietà di asset: non soltanto le sei criptovalute sopracitate, ma anche Tron (TRX), Arbitrum (ARB), Optimism (OP) e molte altre.
L’exchange offre tassi d’interesse competitivi e condizioni flessibili (è possibile estinguere i prestiti in anticipo), nonché un utilizzo flessibile dei fondi presi in prestito (gli asset possono essere sia usati per fare trading su Bitget che spostati su altre piattaforme).
Bitget è stata fondata nel 2018 a Singapore, e vanta oggi un’esperienza globale: con oltre 8 milioni di utenti registrati in tutto il mondo, l’azienda offre supporto ai propri utenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I suoi servizi sono disponibili in ben 12 lingue, fra cui anche l’italiano.
Questo è un articolo sponsorizzato. Cointelegraph Italy non approva e non è responsabile dei contenuti, dell'accuratezza, della qualità, della pubblicità, dei prodotti o di altri materiali presenti in questa pagina. I lettori dovrebbero compiere le proprie ricerche prima di intraprendere qualsiasi azione relativa a questa azienda. Cointelegraph Italy non è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsiasi danno o perdita causati (o che si presume possano essere stati causati) da qualsiasi contenuto, bene o servizio menzionato in questo articolo.