Alcune voci sostengono che Kim Jong-un, leader supremo della Corea del Nord, sia in pessime condizioni di salute o persino morto. La comunità delle criptovalute teme che il Paese possa ora vendere le proprie riserve di Bitcoin (BTC).

Secondo un rapporto di marzo dello scorso anno, già al tempo la Corea del Nord possedeva 670 milioni di dollari in monete digitali. Molti credevano che queste criptovalute fossero sotto il controllo diretto di Kim Jong-un.

Poiché si è recentemente diffusa la notizia secondo cui la vita del leader della Corea del Nord sarebbe appesa a un filo in seguito ad un intervento chirurgico al cuore andato male, molti temono che il Paese possa vendere le sue criptovalute e far così crollare i prezzi.

Al tempo stesso, secondo alcuni esperti queste sarebbero voci del tutto infondate: non c'è ragione di credere che sia accaduto qualcosa di insolito con Kim Jong-un.

BTC di Kim Jong-un trasferiti su Coinbase?

Zack Voell, autore di articoli di natura tecnica per il portale d'informazione CoinDesk, ha scherzosamente pubblicato su Twitter che i BTC di Kim Jong-un sono stati spostati sull'exchange statunitense Coinbase.

Tweet di Zack Voell, ora rimosso, su Kim Jong-un

Tweet di Zack Voell, ora rimosso, su Kim Jong-un. Fonte: Twitter

Voell ha poi eliminato il messaggio, spiegando:

"Ho eliminato [...] il tweet così la gente smetterà di chiedere l'hash della transazione, e perché era stato preso sul serio da alcuni portali d'informazione. La stupidità di questa industria è incredibile."

In merito al rischio che la Corea del Nord possa vendere tutti i propri Bitcoin, Voell ha dichiarato:

"Non riesco a credere di star dicendo questo, ma la Corea del Nord non scaricherà sul mercato tutti i suoi Bitcoin (o Monero), anche se Kim Jong-un fosse effettivamente morto."

Il rapporto fra Corea del Nord e criptovalute

Non si hanno molte informazioni certe sull'utilizzo delle criptovalute da parte della Corea del Nord. A febbraio, uno studio pubblicato da Insikt Group ha scoperto che negli ultimi tre anni l'utilizzo di Internet in Corea del Nord è aumentato del 300%, e che il Paese fa regolarmente uso di criptovalute per generare entrate ed eludere le sanzioni internazionali.

Pare inoltre che gli hacker della Corea del Nord lancino regolarmente attacchi contro gli exchange: stando alle stime delle Nazioni Unite, sarebbero riusciti a rubare criptovalute per un valore di ben due miliardi di dollari.

Anche l'FBI è del parere che il Paese faccia ampio uso di criptovalute:

"Invitiamo tutti gli Stati responsabili ad agire per contrastare la capacità della Corea del Nord di condurre attività informatiche dannose, che generano entrate a sostegno delle sue armi di distruzione di massa illegali e dei programmi missilistici balistici".