L'industria cinematografica è ritenuta da molti una delle prossime frontiere del Web3 e della tecnologia blockchain. Se storicamente i film sono finanziati da investitori facoltosi o da società di produzione centralizzate, la blockchain offre una serie di strumenti unici per decentralizzare il processo di investimento. I registi hanno la possibilità di lanciare progetti più rapidamente, mentre gli individui possono partecipare al risultato finanziario di un film come non è mai stato possibile in passato, il tutto con il vantaggio della trasparenza e dell'efficienza della blockchain.
La tendenza alla tokenizzazione in tutte le forme di intrattenimento è in crescita, e con essa è arrivata l'accettazione mainstream, apparentemente in aumento, dei film a sfondo crypto.
Ne è un esempio il film Bull Run, un documentario spagnolo che è stato recentemente presentato in anteprima internazionale il 15 novembre al Doc NYC documentary film festival di New York. Bull Run, diretto da Ana Ramón Rubio, si descrive come "il primo film tokenizzato della storia", avendo raccolto a settembre 2021 320.000€ (all'epoca circa 370.000 $) in sole 24 ore.
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Secondo il produttore Juanjo Moscardó, il processo si è rivelato un vero e proprio ribaltamento della situazione. "Il mio ultimo film ha richiesto quattro anni per raccogliere i fondi necessari a finanziarlo", ha raccontato nel corso di una sessione di Q&A sul film. "E come dico nel film, in questo caso la raccolta è avvenuta in un solo giorno".
"Pensiamo che sia un'ottima opzione quella di finanziare con la tokenizzazione, in quanto ci sono alcune cose che non si può aspettare di filmare o di iniziare a girare, è necessario avere i soldi. E volevamo partecipare alla bull run".
I finanziatori del film hanno ricevuto BULL token, descritti come un security token che rappresenta "il debito emesso per il film e garantisce alcuni diritti sui profitti del medesimo". Ai titolari è garantita una certa percentuale dei profitti distribuiti tramite blockchain, oltre ad altri vantaggi come inviti alle prime e crediti per i produttori. Al principale investitore sono stati inoltre concessi 60 secondi di tempo di trasmissione per dire letteralmente quello che voleva, che è stato tagliato e riprodotto in vari punti del film.
Le riprese del documentario sono iniziate all'apice del bull market, a fine 2021. Come illustrato nel film, Rubio è stata introdotta alle crypto da un amico e presto è diventata dipendente dal trading e dai guadagni vertiginosi di cui è stata testimone. La sua famiglia non era entusiasta, le disse che si trattava di uno schema piramidale e la pregò di abbandonare il trading e di andare in terapia. Ma piuttosto che rinunciare, ha girato un documentario sull'argomento.
Bull Run è un resoconto in prima persona di come i guadagni esponenziali che è possibile registrare durante un bull market possano diventare rapidamente irresistibili. Sebbene il documentario illustri le basi della blockchain e presenti interviste con diverse personalità di spicco della sfera crypto in lingua spagnola, il nucleo emotivo del film è incentrato sull'ossessione di Rubio per il trading e su come questa influisca sulla sua vita.
È un film piuttosto metaforico e segue principalmente il dietro le quinte del viaggio della regista e della creazione del documentario stesso. Ad esempio, durante un'intervista con Miguel Ángel González, conduttore del canale YouTube Bitcoin al Dia ("Bitcoin Every Day"), la telecamera stacca per mostrare Rubio che passa il suo cellulare a qualcuno del suo team di produzione in modo che possa fare trading per lei durante l'intervista. In data 12 novembre, l'account ufficiale del progetto ha condiviso su X: "Un dietro le quinte delle riprese di "Bull Run", in compagnia di grandi ospiti, con il grande team che ha lavorato per rendere possibile questo progetto rivoluzionario."
Detrás de cámaras del rodaje de "Bull Run" junto al equipazo que ha trabajado para poder hacer posible este revolucionario proyecto en compañía de grandes invitados #bullrunlapelicula #bullrun #bitcoin #cripto #tothemoon pic.twitter.com/harbWQb7bV
— Bull Run (@Bullrunlapeli) November 12, 2021
Bull Run si rivela sorprendentemente divertente e nel complesso leggero, ma si addentra anche nella vita personale della regista, esplorando come il rapporto con il crypto trading abbia influenzato il legame con il marito e come questo documentario abbia riacceso la sua passione per il cinema. Inoltre, il film segue Rubio nel momento in cui il mercato crolla durante il 2022. Infatti, uno dei fili conduttori più critici del film è il suo viaggio dal considerare le crypto principalmente come un bene speculativo, all'essere costretta a rivalutarne lo scopo durante il bear market, fino a scoprire come le persone di tutto il mondo stiano usando Bitcoin e la tecnologia blockchain per migliorare le proprie vite e ottimizzare i sistemi tradizionali e centralizzati.
Il ritmo del cambiamento nella criptosfera è rapido, come si evince chiaramente da Bull Run. Quindi, cosa pensa Rubio della crypto ora, a più di due anni dal suo percorso nella blockchain? "In questo momento sono soprattutto un sostenitore di Bitcoin", ha riferito a Cointelegraph. "Ci sono altri progetti molto interessanti, ma non so cosa ne sarà di loro. Naturalmente non so nemmeno cosa accadrà a Bitcoin, ma credo che avrà successo. Quindi, al momento, ne sono un detentore".
Per quanto riguarda l'eventualità di finire di nuovo nel tunnel del trading:
"Non so se nel 2025, quando inizierà un nuovo bull run, farò nuovamente il trader. Vediamo come verrà gestita questa dipendenza".