La Banca di Russia continua a mantenere una posizione estremamente rigida nei confronti del trading di criptovalute, nonostante alcune importanti figure del settore temono che così facendo il Paese possa farsi sfuggire un'occasione irripetibile.

Il governatore della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha ribadito la posizione negativa dell'istituzione durante un'intervista con Komsomolskaya Pravda, affermando che le criptovalute sono uno degli investimenti più pericolosi attualmente esistenti sul mercato.

Nabiullina ha comparato le criptovalute ad altri investimenti ad alto rischio, come i mercati valutari:

"È molto più facile perdere soldi che guadagnarli nei mercati valutari, e gli asset crypto speculativi sono persino più rischiosi."

Il governatore della banca russa ha sottolineato che i mercati delle criptovalute sono estremamente volatili, e che in alcuni casi "le perdite possono essere enormi". Ha poi sconsigliato al grande pubblico di condurre questo genere di investimenti:

"La banca centrale non fornisce mai consigli sugli investimenti, ma in questo caso particolare la banca sicuramente sconsiglia le criptovalute."

Nabiullina aveva precedentemente affermato che le criptovalute come Bitcoin (BTC) sono "denaro falso", e pertanto non dovrebbero essere utilizzate per i pagamenti in Russia. Nel 2017, aveva definito la crescente popolarità degli asset digitali "una nuova corsa all'oro."

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Nonostante il suo scetticismo verso le criptovalute, Nabiullina ha espresso ottimismo nei confronti del rublo digitale, la futura CBDC della Banca di Russia. Nel 2020, ha affermato che il rublo digitale aiuterebbe le imprese tagliando gli intermediari finanziari.

Molti hanno tuttavia criticato questo modo di pensare: un membro della Duma di Stato ha persino definito la banca centrale "miope" dinanzi a questa incredibile opportunità di crescita. Di recente anche il magnate russo Oleg Deripaska ha criticato il proprio Paese per star continuando a ignorare Bitcoin:

"Persino il povero El Salvador, conosciuto per la vicinanza alle spesso menzionate Honduras, si è reso conto della necessità delle valute digitali e ha scelto un percorso semplice, riconoscendo Bitcoin come un mezzo di pagamento."