Coinhive, popolare servizio per il mining di criptovalute, ha annunciato la chiusura dei battenti poiché il progetto è divenuto economicamente non sostenibile.

In particolare, l'azienda porrà fine alle proprie operazione in data 8 marzo, ma gli utenti potranno accedere alla dashboard fino al 30 aprile. Fra le principali ragioni che hanno portato alla chiusura, gli sviluppatori citano una riduzione dell'hash rate di oltre il 50% dopo l'ultima hard fork di Monero (XMR).

Il servizio è stato influenzato negativamente anche dalla recente contrazione dei mercati, che in appena un anno ha fatto crollare il valore di XMR di circa l'85%. "Per questo motivo, e per l'aggiornamento dell'algoritmo di Monero in data 9 marzo, siamo arrivati alla conclusione di sospendere Coinhive", è possibile leggere all'interno dell'annuncio.

Coinhive è un servizio per il mining di monete digitali basato su JavaScript, che può essere installato sulle pagine web e consente di sfruttare la potenza di calcolo dei visitatori del sito per generare criptovalute. Nonostante non si tratti di codice per sua natura malevolo, viene spesso sfruttato dagli hacker per attacchi di cryptojacking.

Questo mese, il colosso della tecnologia Microsoft ha rimosso dal proprio Store otto applicazioni per Windows 10, dopo che la società di sicurezza Symantec aveva individuato la presenza di codice nascosto per il mining di XMR. 

A gennaio, l'azienda israeliana di sicurezza informatica Check Point ha pubblicato il suo Global Threat Index: alla prima posizione della classifica delle minacce più diffuse, per il tredicesimo mese consecutivo, era presente proprio Coinhive.