Le prossime elezioni presidenziali americane di novembre si avvicinano rapidamente e le criptovalute costituiscono un tema molto dibattuto tra i candidati e gli elettori.
Uno studio di Coinbase pubblicato in data odierna rivela che gli elettori di criptovalute, in particolare, "si riveleranno determinanti" nelle elezioni chiave, con un detentore di criptovalute su sei che vive nei sette Stati chiave.
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Giovani elettori pro-crypto
Secondo la ricerca, gli elettori crypto sarebbero "più giovani e più eterogenei", con la Gen Z e i Millennial che costituiscono il 65% degli elettori registrati in possesso di crypto.
Tra gli elettori iscritti, il 40% risiede in Stati "swing", ossia quegli Stati che potrebbero essere conquistati sia da un candidato democratico che da uno repubblicano.
Gli elettori iscritti che possiedono crypto rappresentano il 35% degli elettori non bianchi, il che rende il gruppo di elettori crypto un gruppo eterogeneo.
Non solo questi elettori sono più giovani e diversificati, ma si sono rivelati anche attivi nella corsa politica, con nove elettori registrati su 10 che possiedono crypto che probabilmente andranno a votare alle elezioni del 5 novembre.
Inoltre, tali elettori hanno dichiarato di essere quattro volte più propensi a votare per un candidato favorevole alle crypto rispetto ad altri.
Approccio bipartisan
Inoltre, il gruppo di elettori si è dimostrato maggiormente bipartisan, con il 35% che si dichiara democratico, il 34% repubblicano e il 31% che dichiara di essere influenzabile rispetto al partito di appartenenza.
Le statistiche sono analoghe tra gli elettori iscritti in possesso di crypto negli Stati in bilico.
Nel complesso, gli elettori crypto sono desiderosi di trovare un candidato che sostenga il settore con una visione più innovativa e favorevole all'industria.
Alcuni esponenti del settore hanno persino creato organizzazioni apartitiche volte ad influenzare gli elettori crypto statunitensi, come Stand With Crypto e il Bitcoin Voter Project, avviato da un gruppo di dirigenti del settore del mining di Bitcoin.
Anche i candidati hanno iniziato a sfruttare lo slancio dell'elettorato crypto e alcuni ricercatori suggeriscono che potrebbero ricorrere a questo strumento per influenzare i risultati delle elezioni e l'affluenza alle urne.
Inizialmente, il candidato del Partito Repubblicano ed ex presidente Donald Trump è sembrato essere una scelta più favorevole alle crypto, sebbene le sue motivazioni siano state messe in discussione. Il candidato del Partito Democratico, il Presidente Joe Biden, si è preso qualche rivincita dalla community per il fatto di non essere inizialmente favorevole agli strumenti come il suo avversario.
Come è noto, Robert F. Kennedy Jr. – il primo candidato alla presidenza ad accettare donazioni per la campagna elettorale in Bitcoin – e Donald Trump si sono entrambi impegnati ad opporsi allo sviluppo di una valuta digitale emessa da una banca centrale negli Stati Uniti.
Traduzione a cura di Walter Rizzo