Quella di oggi è stata una giornata calma per i mercati delle criptovalute: lievi guadagni per Bitcoin (BTC), mentre sia Ether (ETH) che Ripple (ETH) si mantengono sui valori registrati ieri.
Grafico fornito da Coin360
Bitcoin ha avuto una settimana volatile. Ha superato quota 13.000$ il 26 giugno, per poi scivolare sotto i 10.000$ il 2 luglio. Al momento della stesura di questo articolo, la criptovaluta più famosa al mondo si aggira sugli 11.850$, ma molti analisti si aspettano una forte impennata prima della conclusione del Giorno dell'Indipendenza negli Stati Uniti. Il sito di analisi SFOX ha rilevato che i giorni festivi durante i mercati ribassisti tendono ad accendere la FOMO (Fear of Missing Out) negli investitori:
"Quando il mercato è rialzista o in fase di miglioramento, le festività possono incrementare l'interesse del grande pubblico nell'acquisto di Bitcoin e di altre criptovalute. Questo comportamento è, per definizione, FOMO: acquistare un asset soltanto perché in quel momento il prezzo sta aumentando, e si vogliono ottenere benefici da questa situazione."
Valore di Bitcoin negli ultimi sette giorni. Fonte: Coin360
ETH si aggira intorno a quota 300$. L'exchange di criptovalute Binance ha annunciato la migrazione dallo standard Omni a quello ERC-20 per i suoi indirizzi Tether (USDT). Poloniex ha inoltre aggiunto il supporto alla versione di USDT basata su Ethereum, che secondo l'exchange garantirebbe transazioni e depositi più rapidi.
Valore di Ethereum negli ultimi sette giorni. Fonte: Coin360
Ripple rimane appena sotto 0,40$, con una perdita che si aggira intorno all'1%. Il token californiano ha subito un forte calo dai massimi registrati il 22 e 26 giugno, pari a quasi il 15%.
Valore di Ripple negli ultimi sette giorni. Fonte: Coin360
La capitalizzazione complessiva del mercato è pari a 330,4 miliardi di dollari, secondo i dati forniti da Coin360.
JPMorgan ha annunciato di aver in programma il rilascio di una stablecoin entro fine 2019. Un dirigente del colosso bancario ha anche dichiarato che JPM ritiene che le security siano destinate a diventare digitali o tokenizzate entro 5-20 anni.