Il CEO di Binance, Changpeng "CZ" Zhao, ed il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, sono d'accordo sulla necessità di un nuovo sistema di voto basato su blockchain per migliorare il processo democratico negli Stati Uniti. Ma non sarà così facile da implementare come si potrebbe pensare.

Discutendo della prolungata incertezza in merito al risultato delle controverse elezioni presidenziali del 2020, CZ ha twittato che si tratta del momento perfetto per sviluppare "un'applicazione per dispositivi mobile che permetta di votare tramite blockchain".

Il CEO di Binance ha sostenuto che un tale sistema di voto ridurrebbe il tempo necessario per confermare l'esito delle elezioni, migliorerebbe la privacy ed eliminerebbe le questioni relative alla validità dei risultati

"Qualora ci fosse una app di voto basata su blockchain (con compliance KYC, ovviamente) non dovremmo aspettare per conoscere i risultati, o porci domande sulla validità dei voti. La privacy potrebbe essere assicurata con sistemi di criptazione."

CZ ha ulteriormente esortato gli sviluppatori ad iniziare a lavorare su un sistema di questo tipo:

"Sviluppate qualcosa adesso, fatelo approvare (ovviamente questo è il passo più difficile), e otterrete più di 300 milioni di utenti (con compliance KYC) in 4 anni. Qualsiasi sviluppatore capace dovrebbe essere disposto a farlo 'gratuitamente'."

Buterin ha risposto a CZ convivendo il post, anche se ha aggiunto che non sarà un compito facile:

"Le sfide tecniche per realizzare un sistema di voto sicuro tramite crittografia sono significative (e spesso sottovalutate), ma a mio parere questa è al 100% la direzione giusta da prendere."

Buterin ha chiarito che utilizzare la crittografia non significa necessariamente impiegare la blockchain, anche se questa tecnologia potrebbe essere usata per "assicurarci che nessuno venga censurato.

Tali sistemi potrebbero risolvere la questione relativa al conteggio di ogni singolo voto, ma bisogna sottolineare che non sono ancora in grado di determinare la validità o meno dei voti stessi.

In definitiva, ha detto Buterin, non dovrebbe essere difficile migliorare il sistema attuale: 

"Avere una precisione migliore del 73% non è difficile."

Anche il fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, ritiene che il voto blockchain sia la strada giusta da seguire, suggerendo la scorsa settimana che Cardano sta “costruendo una infrastruttura” per questo specifico caso d'uso.

Non tutti sono però d'accordo. L'amministratore delegato e fondatore di MyCrypto, Taylor Monahan, ha controbattuto che a fronte del numero considerevole di problemi di sicurezza che le attuali reti devono affrontare, la community non è pronta per la "blockchain democracy."

L’esperta, citando esempi come le ICO, le truffe, gli schemi Ponzi, gli hack e gli smart contract poco sicuri, ha dichiarato:

"Finora non siamo andati nemmeno vicini a creare una forma di denaro su Internet senza che i geek tecnologici ci giochino e la manipolino per divertimento, non pensate neanche per un secondo che siamo pronti per il voto in blockchain.

Non è [perché] la gente vuole i soldi. È perché la gente vuole il potere. Soldi = potere. Voti = potere."

Durante una earnings call di ottobre Jonathon Johnson, dirigente di Overstock, ha dichiarato che Voatz, l'app di voto finanziata da Medici Ventures (controllata di Overstock), avrebbe potuto risolvere i problemi delle attuali elezioni.

Tuttavia, Voatz è stata criticata per varie vulnerabilità: i ricercatori dell’MIT, infatti, sin dall’inizio dell’anno avevano contestato le misure di sicurezza dell’app, ritenendole inadeguate.

Pare che il mese scorso la Russia abbia utilizzato con successo un sistema di voto blockchain basato su Waves, registrando quasi 300.000 partecipanti.