"Quando finirà?" è la domanda che si pongono gli investitori che stanno attraversando l'attuale mercato ribassista delle cripto, e assistendo negli ultimi mesi alla scomparsa di diversi protocolli e fondi di investimento.

Questa settimana, Bitcoin (BTC) si trova ancora una volta a testare la resistenza alla sua media mobile a 200 settimane: la vera sfida è se riuscirà a spingersi più in alto nonostante i molteplici venti contrari o se il prezzo tenderà al ribasso, nel range in cui è intrappolato dall'inizio di giugno.

Secondo l'ultima newsletter pubblicata da Glassnode, società di analisi dati on-chain, la "durata" è la principale differenza tra l'attuale mercato ribassista e i cicli precedenti, inoltre molte metriche on-chain sono ora paragonabili a drawdown storici.

Una metrica che si è dimostrata un indicatore affidabile dei minimi durante i mercati ribassisti è il Realized Price, ovvero il valore di tutti i Bitcoin al prezzo di acquisto diviso il numero di BTC attualmente in circolazione.

Numero di giorni in cui il prezzo del Bitcoin è stato scambiato al di sotto del prezzo realizzato. Fonte: Glassnode

Come mostra il grafico qui sopra, con l'eccezione del flash crash del marzo 2020, Bitcoin è stato scambiato al di sotto del suo Realized Price per un lungo periodo di tempo durante i mercati ribassisti.

Glassnode ha dichiarato:

"Il tempo medio trascorso al di sotto del Realized Price è di 197 giorni, rispetto al mercato attuale che ne conta appena 35".

Questo potrebbe suggerire che gli attuali auspici per la fine del sentimento ribassista sono prematuri, perché i dati storici suggeriscono che il mercato ha ancora diversi mesi di lateralizzazione dei prezzi da percorrere prima del prossimo grande rialzo.

Il minimo sarà vicino a 14.000 dollari?

Per quanto riguarda gli elementi che i trader dovrebbero tenere d'occhio per identificare la fine dell'inverno cripto, Glassnode ha indicato che il prezzo Delta e il prezzo Balance sono "modelli di pricing on-chain che tendono ad attrarre i prezzi spot durante la fase avanzata dei ribassi".

Prezzi realized, balance e delta di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Come mostrato nel grafico sopra, i precedenti minimi del mercato ribassista sono stati toccati dopo un "wick di breve termine fino al prezzo Delta", evidenziato in verde. Una mossa simile nel mercato odierno suggerirebbe un minimo del BTC vicino a 14.215$.

Questi periodi ribassisti hanno anche visto il prezzo del BTC scambiare in un intervallo di accumulazione "tra il Balanced Price (intervallo basso) e il Realized Price (intervallo alto)", dove il prezzo si trova attualmente.

Uno dei classici segnali che indicano la fine di un mercato ribassista è un grande evento di capitolazione che esaurisce gli ultimi venditori rimasti.

Sebbene alcuni stiano ancora discutendo se ciò sia avvenuto o meno, Glassnode ha evidenziato l'attività on-chain durante il crollo di giugno a 17.600$ come un possibile segno che la capitolazione ha effettivamente avuto luogo.

Offerta totale di Bitcoin in perdita. Fonte: Glassnode

Nel momento in cui BTC è sceso a 17.600$, c'era un volume totale di 9,216 milioni di BTC con una perdita non realizzata. Dopo l'evento di capitolazione del 18 giugno, un mese di consolidamento e un rally dei prezzi a 21.200$, questo volume è sceso a 7,68 milioni di BTC.

Glassnode ha dichiarato:

"Ciò suggerisce che 1,539 milioni di BTC sono stati scambiati l'ultima volta tra 17,6 e 21,2 mila dollari. Ciò indica che circa l'8% dell'offerta in circolazione è passata di mano in questa fascia di prezzo".

Un'ulteriore prova del fatto che la capitolazione è già avvenuta è il "volume sbalorditivo di BTC" che ha impedito una perdita realizzata tra maggio e luglio.

Bitcoin somma delle perdite realizzate a 30 giorni. Fonte: Glassnode

Il collasso di Terra ha provocato una perdita totale di 27,77 miliardi di dollari, mentre il crollo del 18 giugno al di sotto dei massimi storici del ciclo 2017 ha provocato una perdita totale di 35,5 miliardi di dollari.

È la fine del mercato ribassista?

Un'ultima metrica che suggerisce che la capitolazione è già avvenuta è l'Adjusted Spent Output Profit Ratio (aSPOR), che confronta il valore dei prodotti nel momento in cui vengono spesi con quello in cui sono stati creati.

Adjusted Spent Output Profit Ratio (aSPOR) di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Secondo Glassnode, quando la redditività è in calo (come rappresentato dalle frecce blu), gli investitori si trovano a realizzare grandi perdite che alla fine portano a "un momento finale di capitolazione a cascata", evidenziato in rosso.

Glassnode ha dichiarato:

"Il mercato alla fine esaurisce i venditori, i prezzi iniziano a riprendersi e il dolore degli investitori inizia a diminuire".

Per verificare che la capitolazione abbia effettivamente avuto luogo e che sia in corso un accumulo, Glassnode ha indicato che il valore di aSOPR dovrebbe idealmente tornare sopra 1,0.

Le opinioni e i pareri qui espressi sono esclusivamente quelli dell'autore e non riflettono necessariamente le opinioni di Cointelegraph.com. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi, pertanto è necessario condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.