Il team legale dietro l'azienda di token non fungibili (NFT) DataVault Holdings, ha richiesto un parere consultivo alla Federal Election Commission degli Stati Uniti sull'utilizzo degli NFT per le iniziative di raccolta fondi.

In una lettera del 21 settembre indirizzata a Lisa Stevenson, consigliere generale ad interim della FEC, gli avvocati di DataVault hanno proposto di inviare NFT come "souvenir" alle persone che hanno contribuito ai comitati politici, dando inoltre al possessore del token la possibilità di utilizzarlo per promuovere la campagna "rigorosamente su base volontaria e senza alcun compenso". L'azienda NFT ha chiesto alla FEC di fornire indicazioni sul modo in cui può operare come fornitore commerciale — emettendo i token ai membri dei comitati politici senza violare le leggi federali sul finanziamento delle campagne.

"Le attività di DataVault nei confronti dei comitati politici saranno condotte esclusivamente su base commerciale e DataVault non cercherà di influenzare, in modo positivo o negativo, la nomina o l'elezione di qualsiasi candidato a una carica federale", ha dichiarato l'avvocato di DataVault Elliot Berke. "L'azienda fornirà gli NFT ai comitati politici secondo le stesse modalità e il normale corso degli affari, come avviene per gli altri comitati non politici".

Secondo le proposte di DataVault, l'azienda ha pianificato di commercializzare gli NFT "in modo simile a un cappello o a un souvenir", con l'intenzione di chiedere ai comitati politici di offrirli ad un pubblico più ampio possibile di donatori non disposti a spendere tanto. I token potrebbero essere utilizzati per l'accesso VIP a diversi eventi della campagna, contenere opere d'arte o materiale informativo relativo alle politiche di un candidato. Qualsiasi commissione derivante dall'emissione degli NFT o dalle transazioni verrebbe segnalata come "spesa di raccolta fondi", secondo lo scenario proposto da DataVault:

"Un NFT ha un prezzo di 10$ e viene consegnato da DataVault ad un comitato elettorale. L'NFT viene venduto dal comitato della campagna ai donatori che versano un contributo di 10$. Una volta che il comitato della campagna raccoglie una contributo collegato all'NFT, lo registra come donazione di 10$ e paga a DataVault una commissione di 3$, come una normale e consueta spesa di raccolta fondi".

Il team legale di DataVault ha chiesto alla FEC di fornire chiarimenti sulla possibilità di "progettare e commercializzare gli NFT ai comitati politici" e offrire i token per incentivare i contribuenti. In una nota consultiva del 2019 sugli NFT, la Commissione ha stabilito che i token sono "materialmente indistinguibili dalle forme tradizionali di souvenir usati per le campagne elettorali", come i bottoni.

"La distribuzione di token blockchain senza valore non è una forma di compenso per i servizi dei volontari, ma piuttosto un nuovo mezzo per i volontari e i sostenitori per mostrare il loro supporto alla campagna", ha detto la FEC all'epoca. "La Commissione ha ritenuto che i token senza valore siano analoghi a forme più tradizionali di souvenir e ha concluso che nulla nella Legge o nei regolamenti della Commissione limita o proibisce la loro distribuzione".

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Personaggi politici che non rientrano nella sfera di competenza della FEC hanno intrapreso iniziative simili. Prima delle elezioni presidenziali in Corea del Sud a marzo, il candidato del Partito Democratico Lee Jae-myung ha dichiarato che avrebbe emesso NFT che mostravano la sua immagine e le sue promesse elettorali a coloro che avevano donato denaro, nel tentativo di attirare la generazione più giovane. A marzo, in California, gli NFT sono stati al centro di una discussione tra i membri della Fair Political Practices Commission, che ha poi portato l'organismo indipendente a revocare il divieto del 2018 sulle donazioni in criptovaluta per i candidati a cariche statali e locali.