A partire dal 2018, solo negli Stati Uniti sono stati rubati più di 55 milioni di dollari tramite attacchi di SIM swapping. NEM, ecosistema basato su blockchain, ritiene che le applicazioni decentralizzate potrebbero risolvere questo problema.

La società sostiene di star lavorando a una soluzione chiamata “FIX Network”, che consente agli abbonati ai servizi di telefonia mobile di custodire chiavi private e transazioni all'interno delle loro schede SIM.

Con riferimento al progetto, NEM ha dichiarato:

“Questa architettura unica permetterà agli operatori telefonici di fornire servizi come digital identity management, wallet per criptovalute e firewall per i dati personali. Tutti questi tool saranno resi possibili da un sistema che custodisce le chiavi private degli utenti all'interno delle loro schede SIM.”

La società punta a un’adozione di massa

Una delle funzioni, FIX ID, intende prevenire le attività dei malintenzionati identificando i partecipanti alle reti tramite numeri di telefono validi globalmente, che verranno assegnati agli abbonati.

NEM prevede che gli operatori di telefonia potranno usare FIX Network per fornire servizi OTT come wallet, mobile banking o ID management. La società ha chiarito che il FIX ID non sarà basato su blockchain, ma su caratteristiche decentralizzate coerenti con la filosofia del FIX Network.

Il co-fondatore di FIX Network, Edwin Terek, ha chiarito lo scopo del progetto:

“La nostra lunga ricerca di una piattaforma adeguata ci ha portato a scegliere Symbol di NEM. Siamo certi che questa tecnologia potrà rispondere alle nostre esigenze presenti e future, con le sue caratteristiche di semplicità d’uso, sicurezza, affidabilità e interoperabilità tra blockchain pubbliche e private. Siamo orgogliosi della partnership che abbiamo avviato con NEM.”

I più recenti casi di SIM Swapping

Reggie Middleton, CEO della società crypto Veritaseum, ha da poco intentato un’azione legale nei confronti del gigante delle telecomunicazioni T-Mobile, che avrebbe permesso il furto di 8,7 milioni di dollari in crypto tramite attacchi di SIM swapping.

Richard Yuan Li, ragazzo californiano di 20 anni, è stato accusato lo scorso mese di associazione a delinquere a scopo di frode proprio per aver condotto attacchi di SIM swapping: pare abbia danneggiato almeno 20 persone. Li è anche accusato di tentata estorsione nei confronti di “Investor A”, pseudonimo di un dottore e investitore crypto di New Orleans.