Nella giornata di oggi, la piattaforma decentralizzata Bancor ha sospeso le sue attività per indagare su quella che definisce una "falla di sicurezza", che pare interessi 12 mln di dollari.

A confermarlo un post su Twitter, nel quale la società promette di tenere aggiornati gli utenti sulla situazione:

"Questa mattina (CEST) Bancor ha riscontrato una falla di sicurezza. Nessuno dei wallet degli utenti è stato compromesso. Per completare l'indagine, abbiamo avviato una manutenzione. Rilasceremo ulteriori dettagli a breve. Cercheremo di riprendere le attività il prima possibile."

Al momento, l'homepage della piattaforma reindirizza ad un messaggio di manutenzione che invita a riprovare tra qualche minuto:

Bancor

Secondo quanto dichiarato dal CEO Konstantin Gladych a Cointelegraph, i malintenzionati avrebbero scambiato alcuni dei token tramite il servizio di conversione istantanea Changelly

"Una parte dei token rubati sono stati scambiati tramite Changelly. Successivamente, sono stati congelati nel nostro contratto dalla Bancor Foundation. Ora stiamo lavorando per rintracciarli."

Altre fonti ci hanno inoltre riferito che tra i fondi rubati ci sarebbero i token nativi di Bancor (BNT), che sono stati congelati dalla piattaforma, circa 25.000 ethereum (ETH) (equivalenti a 12,2 mln di dollari) e 300.000 Pundi X (NPXS) (1.200$), per il rintracciamento dei quali si sono attivati sia Bancor stessa che altri exchange.

Bancor è conosciuta per aver raccolto la cifra record (almeno al tempo) di 153 mln di ETH in sole tre ore durante la sua Initial Coin Offering (ICO).

La sua struttura decentralizzata le garantisce elevati standard di sicurezza, mentre gli altri exchange di criptovalute centralizzati (come ad esempio Coincheck) continuano a dover fare i conti con diversi attacchi.

La settimana scorsa, il cofondatore di ethereum Vitalik Buterin si è scagliato proprio contro gli exchange centralizzati, dichiarando: "Spero che brucino all'inferno."