Il social network decentralizzato Steemit ha licenziato circa il 70% del proprio personale a causa del crollo dei mercati delle criptovalute, e in futuro darà inizio ad un riassetto strutturale. La notizia è stata rivelata in un recente video dal CEO della compagnia Ned Scott.

Steemit è un'applicazione decentralizzata sulla blockchain Steem, basata sulla pubblicazione, valutazione e gestione di contenuti da parte degli utenti. La piattaforma premia i partecipanti con il token nativo STEEM.

Nell'annuncio viene spiegato che la recente contrazione dei mercati delle criptovalute ha portato ad una riduzione dei profitti generati dalla vendita automatizzata di STEEM. Sono inoltre aumentati anche i costi necessari per tenere attivi i nodi della rete.

Il valore di numerose criptovalute è infatti improvvisamente crollato in data 14 novembre, spingendo il prezzo del Bitcoin (BTC) da una media di 6.400$ ad un minimo di 5.506$. La scorsa settimana il prezzo è sceso ulteriormente, sfondando il muro dei 4.000$. 

Oltre ai licenziamenti, Steemit pianifica inoltre l'adozione di strategie volte a ridurre ulteriormente i costi: in particolare, la piattaforma ha intenzione di "rimpiazzare i plugin steemd con hivemind, alleggerire la grandezza del chain state da 160GB a 0GB, implementare proiezioni AWS e soluzioni DevOps, ridurre nodi di Staging e Testing, e infine eliminare le ridondanze",

Il token STEEM ha sempre goduto di un enorme successo. A luglio 2016 il valore della moneta aveva registrato un incremento di oltre il 2.000%, raggiungendo in appena due settimane una capitalizzazione di ben 400 milioni di dollari: al tempo la moneta veniva scambiata per ben 4,63$.

Al momento della stesura di questo articolo, il prezzo di STEEM si aggira sui 0,382$, in verde di quasi il 19% rispetto alla giornata di ieri.