Dogecoin (DOGE), una blockchain concepita da meme e creatività, ospita ora il classico sparatutto in prima persona degli anni '90 Doom, grazie ad uno sviluppatore che ha inserito il gioco nella rete. 
Utilizzando il protocollo Dogecoin Ordinals, chiamato anche "Doginals", uno sviluppatore pseudonimo denominato "Mini Doge" su X ha inscritto Doom sulla blockchain Dogecoin. In questo modo, chiunque può giocare al gioco classico sui propri computer o telefoni cellulari accedendo al link dell'inscription. 

Schermata del videogioco Doom sul network Dogecoin. Fonte: Dogecoin Ordinals

Doom è stato rilasciato per la prima volta nel 1993 ed è diventato uno dei giochi più popolari dell'epoca. Secondo quanto riferito da Mini Doge, la versione gratuita di Doom è stata inserita nella rete Dogecoin per celebrare il 30° anniversario del gioco. Il gioco all'interno della blockchain contiene nove livelli di gioco che possono essere pubblicati senza incorrere in problemi legali. 
Dopo la sua nascita su Bitcoin (BTC), il protocollo Ordinals si è fatto strada nella rete Litecoin (LTC) dopo che un utente anonimo di Twitter con il nome utente Indigo Nakamoto ha offerto 500$ in LTC a chiunque fosse riuscito a introdurre il protocollo Ordinals su Litecoin. In seguito, gli appassionati di DOGE Doge Labs hanno seguito l'esempio, consentendo al protocollo di essere implementato sulla rete canina. 
In questo modo, gli utenti possono inserire immagini, video e audio nelle due blockchain. Il 18 maggio, la rete Dogecoin ha raggiunto un nuovo record di transazioni nelle 24 ore, pari a 1,2 milioni di transazioni, proprio grazie all'arrivo del protocollo Ordinals.

Prima che Doom venisse inserito nella blockchain di Dogecoin, altri sviluppatori hanno inscritto un emulatore di giochi classici nella blockchain di Bitcoin utilizzando Ordinals. L'8 gennaio, gli sviluppatori di Ninjalerts, portfolio tracker di Bitcoin Ordinals, hanno inserito un emulatore del Super Nintendo Entertainment System (SNES) in un Satoshi. 
Quando il team ha annunciato l'inscription, Trevor Owens, amministratore delegato di Ninjalerts, ha citato uno studio che dimostrava che il 90% dei videogiochi classici era in pericolo di conservazione. Il dirigente ha anche sostenuto che Bitcoin fosse il posto migliore per preservare i giochi che rappresentano "artefatti culturali digitali" per le generazioni future.

Traduzione a cura di Walter Rizzo