Durante l'ultimo giorno del periodo di presentazione delle osservazioni, il Crypto Council for Innovation (CCI) ha presentato un contributo sul regime normativo proposto per le stablecoin a Hong Kong. La lettera di cinque pagine emessa dal gruppo di sostenitori conteneva critiche sostanziali ai requisiti di riserva e operativi proposti e una vivace difesa delle stablecoin algoritmiche, che le autorità di Hong Kong avevano accolto negativamente. 
Il 27 dicembre, l'Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA) e l'Ufficio dei servizi finanziari e del tesoro (FSTB) hanno pubblicato un documento di consultazione. Il framework normativo proposto prevedeva di autorizzare gli emittenti di stablecoin che avessero un ufficio a Hong Kong con un senior manager presente e riserve "almeno pari al valore nominale".
"Apprezziamo l'FSTB e la HKMA per aver compiuto i primi importanti passi nella creazione di un regime normativo", afferma la CCI. Ciononostante, ha ravvisato potenziali problemi futuri. I requisiti di riserva potrebbero costituire un "onere eccessivo" se dovessero replicare i requisiti di altri Paesi, ha spiegato la CCI:

"Considerando la natura globale di molte imprese di crypto-asset, garantire la presenza fisica dell'alta dirigenza e del personale chiave a Hong Kong può costituire una sfida".

La CCI ha suggerito un approccio ai requisiti di riserva basato sul rischio e ha raccomandato un "quadro di equivalenza" armonizzato con altre giurisdizioni che consentirebbe agli emittenti di operare a Hong Kong in modo simile al Giappone, dove le licenze degli emittenti di altri Paesi sono riconosciute dopo una revisione.

Gran parte del documento della CCI è incentrato su una discussione sulle stablecoin algoritmiche. La proposta tratterebbe ugualmente tutte le stablecoin:

"Un emittente di una FRS [stablecoin con riferimento a valuta fiat] che deriva il suo valore dall'arbitraggio o dall'algoritmo rientrerà nell'ambito del regime di regolamentazione, ma sarà altamente improbabile che tale emittente soddisfi i criteri di autorizzazione proposti."

Stando ai documenti, una stablecoin algoritmica non sarebbe in grado di soddisfare i requisiti di riserva.
Le stablecoin algoritmiche hanno subito un colpo reputazionale a seguito del collasso dell'ecosistema Terra/LUNA, sebbene la CCI si sia mostrata ottimista nei loro confronti. "La CCI desidera valorizzare la categoria delle stablecoin algoritmiche come un'importante forma di innovazione che merita una propria serie di controlli strettamente personalizzati e di requisiti correlati", riporta il documento.
Secondo la CCI, non tutte le stablecoin algoritmiche sono uguali. Tuttavia, una stablecoin sovracollateralizzata con garanzia esogena potrebbe migliorare l'efficienza della finanza decentralizzata grazie alla "verificabilità in tempo reale e ai sistemi di liquidazione automatizzati". Rifiutare tale innovazione sarebbe deleterio.

Fonte: @crypto_council

I benefici delle stablecoin algoritmiche sono proporzionali al grado di decentralizzazione, sostiene la CCI, che raccomanda alla HKMA e alla FSTB di fissare "soglie di decentralizzazione" per le stablecoin.
La CCI si è espressa anche a favore delle stablecoin correlate alle criptovalute. Monete come Dai (DAI), RAI e LUSD, sostenute da Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH), non hanno affatto risentito della recente flessione del mercato.

Traduzione a cura di Walter Rizzo