Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), invita i legislatori ad affrontare le lacune nella regolamentazione delle stablecoin, in particolare quelle emesse al di fuori del “solido” quadro normativo Markets in Crypto-Assets (MiCA) dell'Unione Europea.

Mercoledì, in un discorso preparato per la nona conferenza annuale dello European Systemic Risk Board, Lagarde ha affermato che i legislatori dell'UE dovrebbero intervenire nei casi in cui un'entità soggetta al MiCA e un'entità non UE emettano congiuntamente stablecoin.

Ha aggiunto che tali emittenti di stablecoin non dovrebbero essere autorizzati ad operare nell'UE a meno che non esistano “regimi di equivalenza robusti” alla fonte, che includano la possibilità per gli investitori dell'UE di “riscattare sempre le loro partecipazioni al valore nominale” e l'obbligo per gli emittenti di garantire pienamente le loro monete.

“In caso di corsa agli sportelli, gli investitori preferirebbero naturalmente riscattare nella giurisdizione con le garanzie più solide, che probabilmente sarebbe l'UE, dove il MiCAR vieta anche le commissioni di rimborso”, ha affermato Lagarde. “Ma le riserve detenute nell'UE potrebbero non essere sufficienti a soddisfare una domanda così concentrata”.

Una stablecoin è una criptovaluta progettata per mantenere un valore stabile ancorandolo a un asset come il dollaro statunitense o l'euro.

I legislatori della BCE hanno valutato per anni la possibilità di introdurre un euro digitale, ma potrebbero subire pressioni a causa delle leggi e delle normative sulle stablecoin promosse dall'amministrazione Trump negli Stati Uniti.

A luglio il Congresso americano ha approvato una legge che istituisce un quadro normativo per le stablecoin, che probabilmente andrà a vantaggio degli emittenti di monete ancorate al dollaro statunitense.

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“[Le politiche del governo statunitense] potrebbero potenzialmente comportare non solo ulteriori perdite di commissioni e dati, ma anche il trasferimento dei depositi in euro negli Stati Uniti e un ulteriore rafforzamento del ruolo del dollaro nei pagamenti transfrontalieri”, ha affermato ad aprile Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della BCE.

Stati Uniti, Unione Europea e Cina in competizione per il mercato delle stablecoin?

Con una legge statunitense pronta per essere implementata e i legislatori dell'UE che stanno valutando il loro approccio alle stablecoin, anche la Cina sembra stia valutando il lancio di una moneta sostenuta dallo yuan.

Secondo alcune notizie diffuse ad agosto, il governo cinese starebbe valutando l'introduzione di una stablecoin ancorata al renminbi, dopo il lento avvio dello yuan digitale. Lunedì scorso i funzionari non avevano ancora confermato se il Paese avrebbe promosso una stablecoin emessa dallo Stato in risposta agli sforzi degli Stati Uniti volti a rafforzare il ruolo del dollaro.