La potenza computazionale impiegata sulla rete Ethereum ha raggiunto un nuovo massimo storico, dopo settimane di volatilità nei valori più importanti della blockchain.
Secondo i dati della nota società di analisi blockchain Glassnode, il 6 ottobre l'hash rate di Ethereum ha raggiunto un picco di oltre 250 terahash al secondo (TH/s): un aumento dell'80% rispetto a gennaio. Glassnode ha riferito che l’hype legato ai progetti DeFi, che ha fatto lievitare le fee del gas, potrebbe aver contribuito al raggiungimento di questo valore storico:
"L’hash rate di #Ethereum ha raggiunto un nuovo picco massimo.
Sulla scia dell’hype per la #DeFi e della crescita delle fee, i miner di Ethereum hanno spinto l’hash rate ad un nuovo massimo.
Ha superato i 250T/s ed è cresciuto dell’80% rispetto all’inizio dell’anno."
#Ethereum hash rate hits an ATH.
— glassnode (@glassnode) October 6, 2020
Ethereum miners have pushed the hash rate to a new record high in the wake of the #DeFi hype and surging fees.
It crossed 250T/s and is now up 80% since the beginning of the year.
Live chart: https://t.co/tDWUOcGLSV pic.twitter.com/x9vNicblrA
Secondo dati della mining pool F2Pool, attualmente è tre volte più redditizio minare Ethereum (ETH) piuttosto che Bitcoin (BTC).
F2Pool calcola la redditività del mining determinando le entrate correnti (ricompensa per la chiusura di un blocco e transaction fee) e deducendo il costo dell’elettricità: l'analisi evidenzia che i miner di BTC che utilizzano dispositivi Antminer S19 Pro possono guadagnare 4,33 dollari nell'arco di 24 ore, mentre i miner di ETH che utilizzano le GTX Titan V incassano 15,56 dollari nella stessa finestra temporale: una differenza di redditività del 259%. Sei delle mining pool monitorate da F2Pool mostrano che i miner di Ethereum hanno ottenuto profitti giornalieri di 10 dollari, mentre solo due piattaforme che estraggono Bitcoin registrano più di 4 dollari di guadagni.
L'hash rate è un valore chiave per valutare lo stato di salute e la sicurezza di una blockchain: misura la potenza di calcolo complessiva della rete. L'ultima volta che l’hash rate di Ethereum si avvicinò a questi livelli fu nell'agosto 2018, quando raggiunse i 246 TH/s. Tuttavia, il prezzo del token sottostante scese costantemente, passando da oltre 400 dollari a meno di 100 nel dicembre di quell'anno.
Diversi altri fattori potrebbero incentivare i miner a preferire la rete Ethereum rispetto a Bitcoin.
Durante il terzo trimestre dell'anno, l'impennata della DeFi, unita alla crescita delle stablecoin, ha portato le transaction fee su Ethereum ai massimi storici. I dati di Glassnode mostrano che i miner di Ethereum hanno guadagnato 166 milioni di dollari solo in commissioni durante il mese di settembre. Al contrario, i miner Bitcoin hanno guadagnato solo 26 milioni di dollari di fee nello stesso periodo.
Tuttavia, i guadagni derivanti dalle commissioni sono diminuiti significativamente nell'ultimo periodo. Cointelegraph ha riportato che la media delle gas fee, dopo aver raggiunto un picco ad 11,60 dollari il 17 settembre, è crollata fino a 2,98 dollari il 1° ottobre: un calo di oltre il 74% in due settimane.