La quantità di Ether che viene prelevata dalle piattaforme di derivati crypto ha raggiunto il livello più alto da agosto 2023: un segnale che gli analisti interpretano come positivo per il prezzo dell'asset.

Il 6 febbraio, i flussi netti di Ether (ETH) sulle piattaforme di derivati crypto erano pari a -300.000 ETH: si è trattato pertanto di un deflusso dal valore di oltre 800 milioni di dollari, dato l'attuale prezzo di circa 2.700$ per ETH.

Cryptocurrencies, Markets

Le piattaforme di derivati hanno registrato un deflusso di oltre 300.000 ETH. Fonte: CryptoQuant

Amr Taha, collaboratore di CryptoQuant, ha dichiarato in una nota del 6 febbraio che si tratta di un segnale rialzista: il fatto che i trader prelevino il loro Ether dalle piattaforme di derivati – le quali prevedono contratti tra un acquirente e un venditore per scambiare un asset ad un prezzo preconcordato in una data specifica – implica una riduzione della pressione di vendita, la chiusura delle posizioni a leva e, potenzialmente, il trasferimento di ETH in cold storage.

Taha ha spiegato che un aumento dei prelievi di ETH dalle piattaforme di derivati riduce “l'offerta immediata disponibile per la vendita”, rendendo più difficile un calo del prezzo dell'asset. “Se la domanda rimarrà stabile o aumenterà, il prezzo dovrebbe aumentare grazie alla ridotta offerta disponibile”, ha aggiunto.

Il prezzo di ETH è diminuito di quasi il 20% negli ultimi 30 giorni, e ora viene scambiato ben al di sotto del livello psicologicamente importante dei 3.000$.

Cryptocurrencies, Markets

Ether viene attualmente scambiato per circa 2.700$. Fonte: CoinMarketCap

L'analista Kyle Doops è dello stesso parere. In un post su X del 6 febbraio ha scritto: "Mosse importanti come questa solitamente indicano una minore pressione di vendita e la chiusura di posizioni rilevanti, spesso un segnale rialzista."

Pochi giorni fa Eric Trump, figlio di Donald Trump, ha postato su X che questo "è un ottimo momento per investire in ETH."

Un altro potenziale catalizzatore rialzista sarà l'introduzione delle funzioni di staking negli ETF statunitensi. Joe Lubin, fondatore di Consensys, ha a tal proposito dichiarato: "Siamo in contatto con i fornitori di ETF, che stanno già lavorando intensamente sull'introduzione dello staking: si aspettano che l'approvazione arrivi in tempi ragionevoli."