In seguito al successo, nonostante alcuni intoppi, del lancio di Medalla, il primo testnet comunitario per Ethereum 2.0, gli sviluppatori si sono espressi sulle problematiche e i miglioramenti necessari evidenziati dall’evento.

Nella dev call di ETH 2.0 del 6 agosto, gli sviluppatori dei client del network hanno discusso di ciò che è andato storto.

Come riportato in precedenza da Cointelegraph, c’è voluto del tempo prima che la blockchain riuscisse a raggiungere la finalità, dato che solo il 57% della stake ha partecipato al consenso. In genere, un tasso del 70% è il minimo per la salute di un network, come delineato in una spiegazione alla comunità. Secondo beaconcha.in, la partecipazione si trova attualmente a un tasso stabile dell’80%, 

Il team ha individuato diversi problemi che hanno contribuito a questo avvio a rilento.

Prima del lancio, gli sviluppatori dei client hanno scoperto diversi bug nel processo di “peering” che avrebbero impedito connessioni effettive tra i nodi. Dovendo risolvere in fretta questi errori a uno o due giorni di distanza dal blocco genesi, alcuni validatori potrebbero non essere riusciti ad aggiornare il proprio client alle versioni più recenti.

Inoltre, sono stati individuati diversi problemi con la piattaforma usata per accogliere gli utenti interessati a fare staking con le proprie monete. Alcuni di questi riguardavano l’istruzione e l’esperienza utente, in quanto i team non sono riusciti a preparare in tempo i binari per la configurazione del nodo. Per di più, si è scoperto che alcuni utenti avevano effettuato molteplici depositi di 32 ETH, probabilmente credendo erroneamente di poter ottenere più validatori.

La configurazione manuale di diversi validatori è diventata un problema anche a causa di MetaMask, che ha aperto contemporaneamente nuovi popup per ogni batch di 32 ETH.

Staker offline e problemi tecnici

Durante il lancio, la prima ora ha visto una scarsa partecipazione del 57%. Secondo il team, questo è da attribuire parzialmente al tasso di partecipazione ridotto dei client Nimbus e Lodestar alle attestazioni, ovvero ciò che verifica ogni blocco proposto. Questo problema spiega circa il 10% del divario.

Il resto è da attribuire ad alcuni staker rimasti offline, oltre che alla confusione causata dagli aggiornamenti dei client all’ultimo minuto.

Secondo gli sviluppatori, questi eventi sono prevedibili, e il network “sottrarrà” la stake da 32 ETH finché i validatori offline non vengono espulsi dal network. L’incentivo a non perdere denaro dovrebbe essere un deterrente sufficiente, ma dal momento che l’Ether testnet utilizzato non ha valore, questo incentivo crypto-economico non ha funzionato del tutto.

Alcuni dei grandi staker non hanno avviato i propri client. Dopo che gli sviluppatori hanno contattato uno di questi staker, e attraverso una combinazione di fattori, la partecipazione è stata rapidamente portata a un tasso dell’80% circa.

Comunque, il network non è completamente stabile. Prysm e Lighthouse, i due client principali in termini di utilizzo, presentano ancora problemi di convalida.

Il team ha sottolineato la necessità di affrontare la dominanza di Prysm e Lighthouse. Secondo le analisi condivise da Danny Ryan della Ethereum Foundation, circa il 90% di tutti i nodi eseguono questi due client.

Questa settimana, la maggior parte dei team si è concentrata sulla correzione dei bug, alcuni dei quali sembrano essere più gravi di altri, ma nessuno dei client è ancora perfetto.

Ricerca e sviluppo continuano dopo la pubblicazione da parte di Vitalik Buterin delle specifiche annotate per la Fase 1 di Ethereum 2.0, che dovrebbe includere funzionalità di sharding basilari.