Ethereum (ETH) possiede più sviluppatori a lavoro sul suo protocollo di qualsiasi altra criptovaluta: lo rivela un resoconto recentemente pubblicato da Electric Capital.

La compagnia ha analizzato oltre 20.000 registri di codice e 16 milioni di commit per ottenere i propri dati, arrivando alla conclusione che in media 216 sviluppatori contribuiscono ogni mese al codice di ETH. L'azienda sottolinea inoltre che queste informazioni "sottostimano il numero effettivo di individui a lavoro su Ethereum, in quanto non includono ecosistemi correlati come Truffle."

Anche Bitcoin (BTC), attualmente la criptovaluta più importante per capitalizzazione di mercato, possiede una buona base di sviluppatori: in media di 50 al mese, escludendo ancora una volta i progetti della comunità.

Per quanto riguarda invece importanti piattaforme come EOS (EOS), Tron (TRX) e Cardano (ADA), ai loro protocolli contribuiscono in media ogni mese 25 sviluppatori.

Un altro punto importante del resoconto è che, nonostante il mercato abbia perso circa l'80% del proprio valore rispetto al 2017, il numero di sviluppatori attivi è diminuito soltanto del 4%.

Non tutte le criptovalute vengono tuttavia supportate in maniera attiva. Dogecoin (DOGE) non possiede sviluppatori da mesi, mentre nell'ultimo anno il numero di utenti a lavoro su Litecoin (LTC) è diminuito da 40 ad appena 3. Ultimamente anche progetti come Bitcoin Diamond (BCD) e Bitcoin Gold (BTG) ricevono contributi da appena 5 individui.

In un'intervista rilasciata la scorsa settimana, Vitalik Buterin ha affermato che con Ethereum ha tentato di risolvere il problema delle funzioni limitate di Bitcoin:

"Quindi ho fondamentalmente preso l'idea dello smartphone, vale a dire aumentare la potenza del sistema rendendolo adatto ad un utilizzo generale, e l'ho applicata alle blockchain."