La Banca Nazionale d'Etiopia (NBE) ha preparato due proclami nell'ambito di un piano di riforme economiche. Uno di questi prevede la creazione di un quadro giuridico per l'introduzione di una Central Bank Digital Currency (CBDC).
I cambiamenti di policy previsti dal proclama della NBE includono la creazione di un quadro legale per una CBDC (se sarà ritenuta necessaria), nonché l'aumento del capitale della NBE e la creazione di una base legale per la protezione dei consumatori. Un documento di accompagnamento annuncia la liberalizzazione degli investimenti esteri nel settore bancario, misure correttive per le banche "problematiche" e la creazione di una sandbox normativa per le soluzioni finanziarie innovative.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato questi proclami e presto saranno introdotti nella Camera dei Rappresentanti.
La banca centrale pianifica ampie riforme
I proclami fanno parte del Programma governativo di riforma economica interna. Il quotidiano etiope The Reporter aveva menzionato l'interesse del governo per una CBDC già ad aprile, e svelato che uno studio sarebbe stato avviato a giugno. Ha aggiunto che la NBE mira anche ad aderire al "sistema di pagamento transfrontaliero" entro dicembre, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli su tale progetto.
L'Etiopia sta compiendo passi verso la liberalizzazione economica, tra cui la fine del monopolio statale sui servizi di moneta mobile. Il Paese utilizza già un'infrastruttura digitale basata sulla blockchain per i grandi pagamenti governativi.

Africa e criptovalute
L'adozione delle criptovalute è in rapida crescita in molte nazioni dell'Africa, nonostante ostacoli come la bassa penetrazione di Internet. Non tutti i tentativi di introdurre le criptovalute hanno tuttavia avuto il successo sperato: la Repubblica Centrafricana ha adottato BTC come valuta e ha lanciato una criptovaluta governativa chiamata Sango, ma l'adozione è stata limitata. Al punto che ad oggi il sito web di Sango non è più funzionante.
Le valute digitali rimangono illegali in Etiopia, sebbene il governo abbia stretto un accordo con un'azienda di Hong Kong per sfruttare l'elettricità a basso costo del Paese per il mining di Bitcoin. È stata anche pianificata l'introduzione del sistema di pagamento Web3 "Fuse".
Almeno 18 Paesi africani stanno attualmente studiando le CBDC. La Nigeria ritiene che il suo eNaira, lanciato nel 2022 come seconda CBDC al mondo, presenta ancora ampio margine di miglioramento. Lo Zimbabwe ha utilizzato un token emesso dal governo ancorato al valore dell'oro come base per la sua nuova valuta.