Martedì, il crypto exchange israeliano eToro ha annunciato l'intenzione di delistare Cardano (ADA) e Tron (TRX) per i clienti statunitensi entro la fine dell'anno.

Dopo il 31 dicembre, gli utenti in questione non saranno più in grado di aprire nuove posizioni né di mettere in stake i token ADA e TRX, permettendone solo il prelievo fino al primo trimestre del 2022, quando anche la vendita sarà limitata. Come giustificazione, eToro cita le preoccupazioni normative che circondano entrambi gli asset.

La decisione è stata per molti una sorpresa, in quanto ADA non è mai stato tradizionalmente associato a problemi normativi. Al contrario, token come Ripple (XRP) – i cui creatori sono attualmente impegnati in una causa in corso con la Securities and Exchange Commission, o SEC – e Monero – privacy coin temuta da molti come mezzo di scambio per illeciti – stanno affrontando il peso del controllo normativo nel settore delle criptovalute.

Quest'anno, ADA ha sperimentato un rapido aumento dei prezzi e attualmente è tra le prime 10 criptovalute per capitalizzazione di mercato. Durante il trimestre precedente, Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, ha annunciato una partnership con Confirm, provider di analisi blockchain, per conformarsi ai quadri normativi, come le direttive antiriciclaggio. La decisione non è stata apprezzata dai sostenitori di ADA, che speravano che il progetto assumesse una natura più decentralizzata.

Le aziende operanti nel settore della blockchain spesso ricevono un'intensa pressione da parte dei regolatori quando si tratta di delistare monete o di terminare certi servizi. A settembre, a seguito di minacce di ripercussioni legali da parte della SEC, Coinbase ha abbandonato il lancio della sua piattaforma di prestito di criptovalute. Adesso tuttavia l'ascesa degli exchange decentralizzati e dei protocolli di finanza decentralizzata, o DeFi, ha fornito alternative per coloro che cercano di aggirare tali restrizioni.