Rispetto a contesti normativi più severi, l'Europa rimane un terreno fertile per lo sviluppo dell'ecosistema crypto, secondo quanto affermato da relatori di spicco alla Blockchain Expo Europe 2023 di Amsterdam.
Cointelegraph ha partecipato all'evento tenutosi al centro congressi RAI di Amsterdam per il secondo anno consecutivo, con la Blockchain Expo facente parte di un più ampio evento Tech Expo ospitato nei Paesi Bassi.
L'evento ha tipicamente attirato importanti operatori del settore finanziario mainstream al fine di illustrare come la tecnologia blockchain venga sfruttata per realizzare nuovi prodotti e soluzioni innovative in una miriade di settori.
Dalla finanza alla logistica, dalla sanità al marketing, la tecnologia blockchain e le funzionalità Web3 continuano a rappresentare un'area di crescita fondamentale per diversi operatori del settore.

Il MiCA fa ben sperare per l'adozione istituzionale

Le questioni normative restano al centro dell'attenzione, come è emerso nel corso di una conversazione con il co-responsabile delle vendite istituzionali di Coinbase James Morek e il cofondatore di Zodia Markets Nick Philpott.

Il cofondatore di Trendmaster Chris Uhler, il cofondatore di Zodia Markets Nick Philpott e il co-responsabile delle vendite istituzionali EMEA e APAC di Coinbase James Morek sul palco di Amsterdam. Fonte: Cointelegraph

Philpott ha descritto la normativa dell'Unione Europea sui mercati degli asset crittografici (MiCA) come una misura normativa progressiva volta a guidare la crescita del settore e a proteggere gli utenti.

"Le istituzioni si sentono più tranquille sapendo che c'è un quadro di riferimento all'interno del quale possono operare, a differenza di quanto accade in Paesi come l'America".

Il riferimento di Philpott al panorama normativo degli Stati Uniti si è incentrato sulla nube di incertezza che grava sull'ecosistema delle criptovalute. Ciò è stato determinato principalmente dalle azioni esecutive separate della Securities and Exchange Commission contro i principali operatori del settore, tra cui Coinbase, Ripple e Binance.US, per presunte violazioni dei titoli.
Morek, che dirige le vendite istituzionali di Coinbase nelle regioni EMEA e APAC, ha inoltre sottolineato la definizione di chiari parametri normativi nell'UE e nel Regno Unito, che hanno contribuito a far sì che le imprese correlate alle crypto continuassero ad operare.
Le conversazioni ufficiose suggeriscono inoltre che i principali operatori come Coinbase continuano a suscitare l'interesse dei clienti istituzionali che desiderano ottenere l'esposizione o la custodia di determinate criptovalute al di fuori degli Stati Uniti.
Ciò include molti potenziali clienti, che vanno dai gestori di fondi tradizionali, alle grandi aziende, alle banche private e ad una varietà di imprese. Morek ha dichiarato a Cointelegraph che Coinbase serve attualmente oltre 1.300 clienti istituzionali a livello globale.
I quadri giuridici che da tempo consentono alle società di avere entità sia onshore che offshore continuano a rappresentare un elemento importante per consentire agli exchange ed alle società di offrire servizi in diverse giurisdizioni.
Philpott ha anche evidenziato come gli Emirati Arabi Uniti costituiscano un polo crypto e Web3 in rapida crescita che mira attivamente ad attrarre le più grandi aziende del settore. Binance ha infatti già stabilito un punto d'appoggio negli Emirati Arabi Uniti, mentre Coinbase starebbe valutando la possibilità di aprire una base operativa nella giurisdizione ad inizio 2024.

Un futuro tokenizzato

La tokenizzazione rimane argomento di attrazione per diverse istituzioni, tra cui le banche tradizionali e le società finanziarie che cercano di emettere e gestire il debito e gli investimenti.
Cointelegraph ha intervistato Martijn Siebrand, responsabile dell'ecosistema degli asset digitali della banca olandese ABN AMRO. Siebrand ha condiviso informazioni sulla recente emissione di un green bond digitale da parte della banca, che ha utilizzato la tecnologia di scalabilità layer-2 Ethereum di Polygon per raccogliere 5 milioni di euro (5,3 milioni di dollari).

Martijn Siebrand di ABN AMRO risponde alle domande del pubblico durante la presentazione del primo giorno della conferenza. Fonte: Cointelegraph

Il responsabile ha affermato che la tecnologia blockchain si stia rivelando uno strumento utile per le banche per fornire un servizio migliore ai mercati dei capitali:

"È buffo, se parliamo di banche, la gente dice che i mercati dei capitali esistono già da molto tempo, ma non abbiamo assistito a molte innovazioni. Ciò potrebbe rivelarsi un cambiamento importante in cui molte banche stanno investendo".

Siebrand ha aggiunto che ABN AMRO stia già presentando i suoi exploit di obbligazioni digitali basate su blockchain a conferenze e mostre sia a operatori del mercato dei capitali come le banche tradizionali, sia a società private che intendono raccogliere fondi:

"Vediamo due filoni. Quello istituzionale che serve i mercati dei capitali tradizionali. Ma abbiamo anche la possibilità di aiutare clienti troppo grandi per il crowdfunding ma troppo piccoli per i mercati dei capitali".

Il responsabile ha infine concluso che le offerte di debito tokenizzato possano essere utili per le aziende che vogliono evitare di cedere titoli azionari. Tuttavia, prima che ABN AMRO possa creare una roadmap operativa per promuovere le sue offerte di tokenizzazione su blockchain, è necessario sviluppare ulteriormente i quadri normativi a livello giurisdizionale:

"Riteniamo che i mercati privati che comportano emissioni private, che sono one-to-one o con due o tre investitori, saranno più facili da scalare rispetto a quelli istituzionali."

Gli NFT restano preziosi per le istituzioni

Mia Van, responsabile EMEA per blockchain e asset digitali di Mastercard, ha approfondito il valore dei token non fungibili (NFT) per gli utenti istituzionali. Secondo Van, nell'ultimo anno il settore ha prodotto volumi di vendita pari a 1,9 miliardi di dollari, con un aumento del numero medio di wallet Web3 nonostante i venditori abbiano dominato i marketplace negli ultimi mesi.
Secondo Van, marchi di lusso come Breitling e Louis Vuitton si avvalgono attivamente degli NFT per fornire gemelli digitali di oggetti che ne attestino la provenienza. Nel frattempo, marchi mainstream come Adidas e Nike continuano a sperimentare NFT e applicazioni metaverse che conferiscono agli utenti la proprietà degli oggetti sia nel mondo fisico sia in ambienti virtuali.
Anche Mastercard sta diventando parte integrante dell'ecosistema Web3. Ad inizio anno, Animoca Brands ha annunciato un investimento di 30 milioni di dollari nella piattaforma neobank Hi. La peculiarità della piattaforma consiste in un carta di debito crypto personalizzabile. Gli utenti possono difatti personalizzare la loro Mastercard con gli NFT che possiedono digitalmente, consentendo di sfoggiare il loro prezioso Bored Ape nel mondo fisico.
Van non si è espresso sulla strategia e sulle partnership di Mastercard in materia di blockchain e asset digitali.

Traduzione a cura di Walter Rizzo