La Banca Centrale Europea, o BCE, sta considerando la possibilità di lanciare un progetto di euro digitale entro cinque anni a complemento del sistema esistente. Tuttavia, mentre leader di alto profilo come la presidente della BCE, Christine Lagarde, sono ampiamente positivi sulla prospettiva, i funzionari della Bundesbank tedesca rimangono scettici.

In un nuovo op-ed per il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, Fabio Panetta e Ulrich Bindseil, membri del consiglio della BCE, hanno cercato di affrontare direttamente alcuni dei dubbi dell’ente tedesca:

“La BCE non ha nessuna intenzione di usare un euro digitale per imporre tassi d’interesse fortemente negativi. Finché esiste il denaro contante, potrà sempre essere conservato con un tasso d’interesse dello zero percento.”

I commenti di Panetta e Bindseil si rivolgono ad affermazioni precedenti rilasciate dalla Bundesbank, secondo cui un euro digitale rischia di essere “catastrofico per i risparmiatori, e all’opinione dell’economista Richard Werner, il quale prevede che un euro digitale strapperebbe alle banche commerciali l’attività cruciale della raccolta di depositi.

Tuttavia, Panetta e Bindseil sostengono che la struttura dell’euro digitale potrebbe garantire che non competa con i depositi bancari, in riferimento a proposte precedenti relative a limiti sul possesso di euro digitali per i cittadini. Inoltre, hanno sottolineato l’importanza del progetto per proteggere l’autonomia e resilienza finanziaria dell’Eurozona da corporazioni straniere e altri attori regionali:

“Dobbiamo impedire che le transazioni di pagamento europee siano dominate da fornitori esterni all’Europa, come i giganti tecnologici globali che offriranno valute digitali in futuro. Preparandoci a un euro digitale, stiamo anche difendendo l’autonomia dell’Europa. È una garanzia contro potenziali scenari indesiderabili.”

L’osservazione di Panetta e Bindseil allude chiaramente ai noti tentativi di Facebook per lanciare una stablecoin garantita da valute fiat. Nel frattempo, grandi potenze economiche come la Cina sono già in forte vantaggio con la loro central bank digital currency.

Recentemente, il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz ha criticato la stablecoin Diem di Facebook, precedentemente conosciuta come Libra, definendola “un lupo travestito da pecora.” Scholz ha ribadito che il governo tedesco “non accetterà il suo ingresso nel mercato,” citando rischi normativi affrontati in modo inadeguato.