Margrethe Vestager, Executive Vice President-Designate della Commissione Europea, ha messo in discussione i motivi che hanno portato alla realizzazione di Libra da parte di Facebook.

Durante un'intervista con la Financial Services Union of Denmark, Vestager ha esaminato il potenziale impatto che il lancio di Libra avrà sul settore dei pagamenti:

"È una cosa abbastanza nuova, stiamo mettendo in discussione qualcosa che non esiste ancora. Ma avverrà così tanto in là nel tempo che non possiamo dire se sarà o meno un problema. E la problematica principale potrebbe essere legata al lancio di un ecosistema totalmente chiuso, che non ha nulla a che fare con il resto dell'economia."

Molte domande

Vestager ha inoltre svelato che la Commissione Europea sta ponendo molte domande riguardo ai motivi che hanno portato alla realizzazione di Libra e alla trasformazione di Facebook in una piattaforma di vendita. Ha poi continuato:

"Cosa significa avere una propria valuta, [...] che può essere utilizzata soltanto all'interno di questa piattaforma? [...] Coloro che vendono con Libra come metodo di pagamento ottengono un vantaggio speciale rispetto a chi invece vuole pagare in altri modi?"

Libra continua a impensierire i regolatori

Svariati organi di regolamentazione e membri dell'industria finanziaria hanno espresso i propri timori riguardo alla criptovalute di Facebook.

Recentemente, le banche facenti parte del Federal Advisory Council hanno stabilito che Libra e altri progetti simili, in cui una moneta digitale viene ancorata ad un valore costituito da una o più valute tradizionali, rappresentano un potenziale concorrente per i business bancari basati sulla privacy.

A settembre Marcus Treacher, Senior Vice-president of Customer Success di Ripple, ha dichiarato che il principale difetto di Libra è che si tratta di un sistema chiuso, comparabile ad un "giardino circondato da mura."