Il principale difetto della criptovaluta Libra di Facebook è che si tratta di un sistema chiuso, comparabile ad un "giardino circondato da mura": sono le parole di Marcus Treacher, Senior Vice-president of Customer Success di Ripple, rilasciate durante un'intervista recentemente pubblicata sul sito web della CNBC.
Al contrario, ha continuato Treacher, Ripple non presenta questo genere di limitazioni:
"È vero, si tratta di un network, ma non esiste alcun parametro. Connette tutti i clienti che desiderano utilizzare la nostra tecnologia."
Ciononostante, Treacher apprezza il fatto che un colosso di Silicon Valley come Facebook abbia deciso di entrare nel settore delle criptovalute. "È una buona cosa", ha dichiarato.
Libra non mira a rimpiazzare il denaro tradizionale
Ma ciò che davvero spaventa governi e organi di regolamentazione, spiega infine Treacher, è il potenziale di Libra di sostituire irrimediabilmente il denaro tradizionale.
Durante una conferenza sulla tecnologia blockchain tenuta quest'oggi a Ginevra, nella sede centrale delle Nazioni Unite, il Managing Director della Libra Association Bertrand Perez ha tentato di placare questi timori:
"Con la Libra Reserve, non pianifichiamo di implementare alcuna politica monetaria."
Perez ha inoltre sottolineato che Libra potrebbe aiutare a realizzare molti degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite, come l'eliminazione della povertà e il raggiungimento dell'uguaglianza di genere.
Commenti simili a quelli recentemente rilasciati da David Marcus, a capo del progetto Calibra di Facebook, secondo il quale la stablecoin non rappresenta una minaccia per le politiche monetarie nazionali:
“Per ogni token Libra viene depositato l'equivalente in valuta tradizionale, non viene creato nuovo denaro. Non vi è alcun impatto su interessi e rendimenti. In tal modo, la Libra Reserve non influisce in alcun modo sulle politiche monetarie. In ogni caso, è improbabile che in futuro gli utenti paghino un espresso [...] con Libra. Invece, la useranno laddove offrirà vantaggi, come pagamenti internazionali o micropagamenti."