In data odierna Bitcoin ha registrato un calo al di sotto di un livello di supporto fondamentale, in seguito alle dichiarazioni del Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, secondo cui il governo non avrebbe intenzione di effettuare ulteriori acquisti di Bitcoin per la propria riserva.
Al momento della stesura, Bitcoin (BTC) ha corretto la propria quotazione, ritraendosi sotto il supporto psicologico dei 120.000$ e scambiando a 118.730$ dopo aver siglato, stamane, un nuovo massimo storico di 124.457$.
La flessione è seguita alle parole di Bessent rilasciate nel corso di un'intervista a Fox Business, in cui ha confermato che il governo non acquisterà altri Bitcoin.
“Abbiamo appena iniziato a entrare nel XXI secolo, con una riserva di Bitcoin. Non li acquisteremo, ma utilizzeremo gli asset confiscati e continueremo a incrementarla”, ha sostenuto Bessent.
La dichiarazione contrasta con il precedente ordine esecutivo del presidente Donald Trump che ordinava al governo di sviluppare “strategie neutre dal punto di vista del bilancio” al fine di incrementare le partecipazioni in Bitcoin.
Ad aprile, Bo Hines, che all’epoca faceva parte del Consiglio presidenziale dei consulenti per gli asset digitali, affermò che l’amministrazione stava valutando diverse opzioni di finanziamento per l’acquisizione di Bitcoin, tra cui le entrate derivanti dai dazi e una rivalutazione dei certificati aurei del Tesoro.
Il ribasso odierno si è verificato poche ore dopo il breve superamento da parte di Bitcoin della capitalizzazione di mercato di Google, pari a 2.400 miliardi di dollari, posizionandosi al quinto posto nella classifica degli asset globali, prima che l'ottimismo svanisse a causa della posizione assunta dal Tesoro.
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Bessent: "Smetteremo di vendere Bitcoin"
A compensare in parte il sentiment negativo generato dalla dichiarazione, Bessent ha confermato che gli Stati Uniti non hanno intenzione di vendere alcuna delle loro attuali partecipazioni in Bitcoin.
“Smetteremo di vendere. Ritengo che la riserva di Bitcoin ai prezzi odierni sia compresa tra i 15 e i 20 miliardi di dollari”.
I commenti di Bessent riflettono quelli di David Sacks, consigliere della Casa Bianca per l'intelligenza artificiale e le criptovalute, secondo cui una riserva di Bitcoin costituirebbe “una Fort Knox digitale per le criptovalute”, aggiungendo che gli Stati Uniti non venderebbero alcun Bitcoin inserito nella riserva.
“Sarà conservato come riserva di valore”, si legge in un post pubblicato il 7 marzo.
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Contestualmente, il debito pubblico statunitense in forte aumento potrebbe indurre un numero maggiore di investitori a riconoscere le proprietà finanziarie di Bitcoin quale riserva di valore contro l'inflazione persistente.
Come è noto, mercoledì il debito statunitense ha superato i 37.000 miliardi di dollari per la prima volta nella storia, alimentando le aspettative di un rally di Bitcoin verso nuovi massimi storici, guidato dalle aspettative di crescita dell'offerta di moneta, nonché dalla necessità del governo di ripagare il debito crescente e stimolare la spesa economica.