FOMO Pay, provider di soluzioni di pagamento digitali istituzionali con sede a Singapore, è l'ultima azienda fintech a integrare la soluzione di liquidità di Ripple on-demand liquidity (ODL).
FOMO Pay utilizzerà la popolare tecnologia di cripto-impresa per migliorare i propri settlement di tesoreria transfrontalieri. In precedenza, l'azienda utilizzava il sistema di pagamento tradizionale per il settlement transfrontaliero delle transazioni in euro e in dollari, richiedendo fino a due giorni. Tuttavia, con l'integrazione di ODL, l'azienda mira ad ottenere un settlement istantaneo con costi di transazione molto inferiori.
Louis Liu, fondatore e CEO di FOMO Pay, ha dichiarato:
"Siamo entusiasti di collaborare con Ripple per sfruttare la Liquidità On-Demand per la gestione della tesoreria, permettendoci di ottenere un settlement conveniente ed istantaneo in EUR e USD a livello globale".
Il servizio ODL di Ripple ha guadagnato molta popolarità nel settore del private banking e dei pagamenti. La soluzione aziendale utilizza Ripple (XRP) come ponte tra due valute, eliminando il prefinanziamento dei conti di destinazione e riducendo i costi operativi. La tecnologia ha riscosso un grande successo in Asia, dove le transazioni transfrontaliere sono tra le più elevate.
Al momento della stesura, Ripple non ha risposto alle richieste di commento di Cointelegraph.
Ripple mira a farsi strada nel mercato dei settlement di tesoreria, che registra una spesa annuale di oltre 3,5 miliardi di dollari per gestire le crisi di liquidità. Con ODL, la liquidità è sempre disponibile sotto forma di XRP.
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L'anno scorso la giapponese SBI Remi ha integrato la soluzione ODL per trasferire denaro dal Giappone alle Filippine. Tra le importanti aziende che hanno integrato i servizi ODL di Ripple citiamo Pyypl, Novatti, Tranglo, iRemit, FlashFX e Azimo.
Nonostante la lunga causa negli Stati Uniti per la presunta vendita di titoli non registrati di XRP, la tecnologia di pagamento di Ripple è stata la chiave del suo successo. Nell'ultimo sviluppo del caso, la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha tentato di bloccare i possessori di XRP dal supportare la difesa di Ripple e di proibire all'avvocato John E. Deaton di partecipare ulteriormente al procedimento.
La SEC sostiene che #XRP stesso sia un titolo e chiunque lo venda violi la Sezione 5 del Securities Act. La SEC sostiene che @Ripple @bgarlinghouse e @chrislarsensf si siano "arricchiti" a spese degli investitori e chiede a questi imputati 1,3 miliardi di dollari di risarcimento.
The SEC claims #XRP itself is a security and anyone who sells it is violating Section 5 of the Securities Act. The SEC claims @Ripple @bgarlinghouse & @chrislarsensf “enriched” themselves at the expense of investors and it is seeking $1.3B in disgorgement from these defendants. https://t.co/9nJ1iNroth
— John E Deaton (208K Followers Beware Imposters) (@JohnEDeaton1) July 18, 2022
I principali dirigenti di Ripple, tra cui l'amministratore delegato Brad Garlighouse, hanno dichiarato di essere fiduciosi in un esito positivo della causa. Nonostante ciò, l'azienda di blockchain ha registrato una grande richiesta e adozione della sua soluzione di rimesse transfrontaliere e liquidità basata sulla criptovaluta.