La società dietro la stablecoin Tether (USDT) ha solo denaro sufficiente per sostenere i tre quarti delle monete emesse: lo confermano alcuni documenti pubblicati dagli avvocati dell'azienda il 30 aprile.
Nel processo giudiziario, ancora in corso, che coinvolge la Procura Generale di New York, Zoe Phillips dello studio legale Morgan Lewis ha dichiarato che, al momento della stesura del documento, solo il 74% delle riserve di Tether erano coperte da dollari USA o asset equivalenti.
Pertanto, la cifra non conferma le promesse dei dirigenti di Tether, secondo cui ogni token USDT sarebbe coperto completamente da denaro fiat, cosa che una dichiarazione bancaria pubblicata a dicembre sembrava invece aver confermato.
"Infatti, le riserve in denaro e equivalenti di Tether, (senza la linea di credito) coprirebbero da sole circa il 74% della quantità rilevante di tether", scrive Phillips.
Secondo le accuse della Procura Generale di New York, dalle quali è scaturita la battaglia legale, l'exchange di criptovalute Bitfinex, che condivide il CEO con Tether, avrebbe utilizzato le riserve per colmare le lacune di un problematico accordo di esternalizzazione siglato dalla piattaforma nel 2018.
Tali affermazioni, rigettate sia da Bitfinex che da Tether, sono solo l'ultimo di una serie di problemi di trasparenza che hanno coinvolto le due società.
Bitfenix, per esempio, ha dovuto affrontare delle accuse di insolvenza, che ha poi smentito pubblicamente.
Anche se Philips non vede alcun problema con l'attuale percentuale di riserve detenuta da Tether, le sue dichiarazioni cozzano completamente con l'idea alla base del progetto, che veniva promosso come l'antitesi del concetto di riserva frazionaria.
"Questo tipo di accordo di riserva 'frazionaria' è simile al funzionamento delle banche commerciali. Nessuna banca detiene una liquidità superiore ad una piccola percentuale del denaro dei depositari", ha continuato:
"I fondi sono investiti. I mercati rimangono chiaramente fiduciosi, poiché attualmente 1 USDT è scambiato ad una cifra estremamente vicina ad 1 dollaro USA - anche dopo il fascicolo pubblico altamente diffamatorio e fuorviante della Procura Generale."
Secondo una dichiarazione giurata esaminata dal sito di notizie CoinDesk, Stuart Hoegner, consigliere generale di Tether e Bitfinex, avrebbe confermato la copertura del 74%.
Come segnalato da Cointelegraph, Bitfinex starebbe valutando di condurre una cosiddetta Initial Exchange Offering (IEO) per raccogliere fondi.