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Il CEO di Franklin Templeton afferma che gli investimenti in Bitcoin sono ancora agli inizi

Il CEO Jenny Johnson è convinta che le istituzioni promuoveranno una seconda ondata di investimenti nei fondi Bitcoin e ciò attirerà i veri big player

Il CEO di Franklin Templeton afferma che gli investimenti in Bitcoin sono ancora agli inizi
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Jenny Johnson, CEO di Franklin Templeton, ritiene che siamo ancora agli inizi del ciclo di investimenti in Bitcoin (BTC) e che il denaro delle grandi istituzioni non sia ancora stato completamente investito in questa asset class.

“Questa è davvero la prima ondata di early adopters, e credo che la prossima ondata sia quella delle istituzioni più grandi”, ha dichiarato Johnson alla CNBC in una recente intervista.

Il CEO ha osservato che l'interesse delle istituzioni continuerà a crescere man mano che gli investitori e i gestori di fondi, in precedenza timorosi, si troveranno più a loro agio nel gestire gli asset digitali e le loro tecnologie sottostanti

Flussi settimanali di asset nei fondi cripto per la settimana conclusasi il 31 Maggio 2024. Fonte: Report "Digital Asset Fund Flows" di CoinShares

Johnson è una convinta sostenitrice dell'innovazione blockchain. Il CEO della società di asset management da 1,6 mila miliardi di dollari ha già dichiarato che un giorno tutti gli exchange-traded fund e i fondi comuni di investimento esisteranno sulla blockchain.

Johnson ha sottolineato che i costi di elaborazione dei dati significativamente più bassi e i nuovi casi d'uso sono i principali fattori alla base del suo sostegno alla tecnologia blockchain e agli asset digitali.

Johnson ha dichiarato che la sua azienda ha condotto un esperimento per testare i sistemi tradizionali di elaborazione dei dati rispetto ai sistemi informativi blockchain; il suo team è rimasto “stupito” dalla drastica riduzione dei costi derivante dall'utilizzo dei sistemi blockchain per la trasmissione dei dati.

Anche i nuovi casi d'uso degli asset digitali sono nel mirino della Johnson. Ha sottolineato l'uso da parte di Rihanna di token non fungibili (NFT) per tokenizzare i diritti d'autore della sua canzone “B-tch Better Have My Money” e passare tali diritti agli holder degli NFT.

Questi casi d'uso hanno spinto Johnson a definire la tokenization come una “cartolarizzazione fatta con gli steroidi”, sottolineando il potere che gli asset digitali hanno di rendere disponibile una liquidità precedentemente inaccessibile e di sbloccare il valore nascosto nelle profondità degli hard asset e dei diritti di proprietà digitale.

Queste tecnologie possono anche aumentare l'accesso ad asset non finanziari, come oggetti da collezione, adesioni a varie organizzazioni tramite NFT e altri token e abbonamenti, creando potenzialmente nuove asset class e mercati.