Bruno Le Maire, Ministro francese dell'Economia e delle Finanze, ha affermato che la criptovaluta di Facebook "non può e non deve" diventare una moneta sovrana.

Durante la trasmissione radiofonica Europe 1, il politico ha infatti spiegato che per certi versi Libra sfida la sovranità dei governi, in quanto possiede attributi che "dovrebbero rimanere nelle mani degli Stati e non passare ad aziende private, che rispondono ad interessi privati."

Per tale motivo, Le Maire pianifica di richiedere garanzie al colosso dei social network, come "la certezza che questo strumento di transazione non possa essere utilizzato per finanziare il terrorismo o compiere altre attività illecite".

Le Maire ha poi espresso in maniera più dettagliata i propri timori:

"Dobbiamo assicurare che non ci siano rischi per i consumatori, il nostro ruolo di Stato è proprio quello di proteggere i consumatori. [Il progetto Libra] consentirà a Facebook di accumulare nuovamente milioni e milioni di dati: questo rafforza la mia convinzione che sia necessario regolamentare i colossi del mondo digitale, per assicurare che non si trovino in una situazione di monopolio."

Nel corso della giornata di ieri, Facebook ha pubblicato il white paper della propria criptovaluta: Libra sarà una stablecoin ancorata al prezzo di svariati beni, come depositi bancari e titoli di Stato a breve termine, al fine di garantirne il valore intrinseco e mitigare potenziali oscillazioni.

La moneta consentirà di portare a termine pagamenti sulle varie piattaforme di Facebook, come WhatsApp e Instagram. La nuova criptovaluta verrà gestita dalla Libra Association, un consorzio senza fini di lucro che si occuperà di supervisionare lo sviluppo dell'intero ecosistema.