Il regolatore australiano per i servizi finanziari ha definitivamente annullato la licenza di FTX Australia, la filiale locale del crypto exchange fallito. 

Il 19 luglio, l'Australian Securities and Investments Commission ha annunciato la revoca, entrata in vigore il 14 Luglio. FTX Australia sarà ancora autorizzata a fornire servizi finanziari limitati fino al 12 Luglio dell'anno prossimo, in attesa di concludere i suoi rapporti con i clienti.

Fino a quel momento, ha dichiarato il regolatore, sarà comunque tenuta a prendere accordi per il risarcimento dei clienti. FTX Australia aveva circa 30.000 clienti retail e forniva servizi a 132 società locali.

A Novembre, l'ASIC ha sospeso la licenza Australian Financial Services (AFS) di FTX Australia, che le permetteva di creare derivati e contratti di foreign exchange per i clienti locali.

L'ASIC ha cancellato la licenza per i servizi finanziari australiani detenuta da FTX Australia https://t.co/Gsmsg9XcYj

— ASIC Media (@asicmedia) July 19, 2023

La sospensione è arrivata qualche giorno dopo la presentazione dell'istanza di fallimento da parte di FTX, avvenuta l'11 Novembre 2022.

Lo stesso giorno del fallimento di FTX, amministratori volontari della società di consulenza e investimento KordaMentha, con sede a Sydney, sono stati nominati per assistere nella ristrutturazione di FTX Australia e di una sua controllata, FTX Express.

In una relazione presentata il mese scorso presso un tribunale fallimentare degli Stati Uniti, il responsabile della ristrutturazione del gruppo FTX ha dichiarato di aver recuperato circa 7 miliardi di dollari in asset liquidi, ma ha stimato che in totale sono stati sottratti 8,7 miliardi di dollari di asset dei clienti.

Secondo quanto riferito, FTX potrebbe essere rilanciato come exchange completamente nuovo, dato che il team di ristrutturazione è in trattative con potenziali soggetti interessati a sostenere finanziariamente tale riavvio.

Traduzione a cura di Matteo Carrone