Il curatore fallimentare dell'ormai fallito exchange di criptovalute FTX ha ritirato la sua richiesta di limitare i pagamenti ai creditori in alcune “giurisdizioni straniere soggette a restrizioni”.

Lunedì, FTX Recovery Trust ha presentato una comunicazione in cui ritirava la propria richiesta di attuare procedure speciali per giurisdizioni come la Cina, potenzialmente soggette a restrizioni secondo il piano di fallimento confermato.

“Se e quando FTX Recovery Trust intenderà rinnovare la richiesta di agevolazione contenuta nella mozione, FTX Recovery Trust dovrà presentare una mozione e fornire un avviso in conformità con le norme applicabili”, recita l’avviso, aggiungendo altresì che la mozione è stata ritirata senza pregiudizio.

A inizio luglio il trust aveva presentato la mozione, richiedendo l’autorizzazione del tribunale a congelare i pagamenti ai creditori in 49 paesi, tra cui Cina, Arabia Saudita, Russia e Ucraina, adducendo come motivazione leggi locali poco chiare o restrittive in materia di criptovalute.

Creditore avverte: Non festeggiate troppo presto

La revoca rappresenta una vittoria significativa per i creditori FTX coinvolti, sebbene alcuni ritengano che sia troppo presto per festeggiare.

“Si tratta di una vittoria per tutti i creditori potenzialmente coinvolti. Tuttavia, fino a quando non riceverete il risarcimento che vi spetta, rimanete vigili e continuate ad agire insieme”, conclude Weiwei Ji, un creditore noto come Will on X, in un post pubblicato martedì.

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Fonte: Sunil Kavuri

La scelta di ritirare la mozione da parte dell'amministrazione è maturata in seguito alle forti pressioni esercitate dai creditori, con almeno 70 ricorsi presentati al tribunale fallimentare nelle settimane successive alla presentazione dell'istanza.

Tra le obiezioni presentate a luglio, Ji ha avvertito che l'approvazione da parte del tribunale della mozione della proprietà FTX relativa ai paesi soggetti a restrizioni avrebbe potuto stabilire uno standard per i futuri fallimenti nel settore crypto.

“La mozione non riguarda solo i creditori di FTX. Essa crea un precedente pericoloso che potrebbe distruggere la fiducia nell'ecosistema crypto globale”, scriveva all'epoca.

Domenica Sunil Kavuri, un importante rappresentante dei creditori di FTX, avvertiva che il valore delle distribuzioni di FTX potrebbe essere molto inferiore alle aspettative di molti, considerando che i pagamenti verranno effettuati in valuta fiat anziché in criptovalute.

“I creditori di FTX non sono soddisfatti”, osservava, aggiungendo che il rimborso del 143% in valuta fiat previsto dal patrimonio di FTX non riflette le perdite in termini denominati in criptovaluta.