Come riportato in un documento del tribunale datato 21 dicembre, il crypto exchange fallito FTX ha versato un anticipo di 12 milioni di dollari agli avvocati fallimentari come garanzia per il pagamento dei suoi onorari e delle spese della procedura di bancarotta del Capitolo 11.
Sullivan & Cromwell LLP (S&C), studio legale con sede a New York, ha ricevuto 12 milioni di dollari da West Realm Shires Services Inc. per i servizi legali resi ad FTX. Inoltre, la documentazione ha confermato che negli ultimi 90 giorni, cioè dal 26 agosto 2022, FTX ha sborsato quasi 3,5 milioni di dollari a S&C.
In base alle informazioni fornite, FTX ha pagato almeno 15,5 milioni di dollari per avvalersi dei servizi legali di S&C. La documentazione ha inoltre rivelato che S&C detiene attualmente quasi 9 milioni di dollari dei 12 milioni di dollari di anticipo.
A seguito dei pagamenti, l'11 novembre FTX ha presentato istanza di fallimento, accompagnata dalle dimissioni dell'amministratore delegato Sam Bankman-Fried. In seguito alla chiusura del crypto exchange, gli investitori di FTX hanno perso l'accesso ai fondi depositati sulla piattaforma.
Per alcuni concorrenti, riconquistare la fiducia degli investitori ha significato condividere le prove dell'esistenza dei fondi degli utenti tramite iniziative di proof-of-reserve (POR). D'altra parte, l'amministratore delegato di Paxful, Ray Youssef, ha invece promosso agli utenti l'autocustodia dei propri Bitcoin (BTC).
Il giudice distrettuale Ronnie Abrams ha ritirato la sua partecipazione al caso FTX dopo aver rivelato che uno studio legale, di cui il marito è socio, aveva fornito consulenza all'exchange nel 2021.
Pur chiarendo che il marito non era coinvolto in nessuna di queste rappresentazioni, ha aggiunto:
"Ciononostante, per evitare ogni possibile conflitto, o apparenza di un conflitto, la Corte si solleva da questa azione".
Il ritiro del giudice Abrams dal caso FTX mirava ad eliminare qualsiasi conflitto di interessi nel caso FTX.