Gate US, il ramo statunitense di Gate.io, il quarto exchange di criptovalute per volume di scambi, ha dichiarato di aver ricevuto le licenze per operare in "diversi" Stati, avvicinandosi di fatto al lancio dei servizi nel Paese.
In una dichiarazione del 19 dicembre, Lin Han, fondatore e presidente di Gate.io e della filiale statunitense, ha annunciato che Gate US è ora registrata come società di money services presso il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) — l'organo di controllo del paese che si occupa di riciclaggio di denaro e crimini finanziari.
Inoltre, ha aggiunto che l'exchange "ha ottenuto alcune licenze di money transmission o simili per operare e sta attualmente lavorando per ottenerne altre".
Gate US non ha rivelato quali sono gli Stati in cui ha ottenuto le licenze, ma ha dichiarato di non aver ancora accettato utenti dal Paese in questa fase. I suoi termini d'uso, tuttavia, affermano che non sarà disponibile per i residenti di New York, delle Hawaii e del territorio di Porto Rico.
Cointelegraph ha contattato Gate.io per un commento ma non ha ricevuto una risposta immediata.
L'exchange dovrebbe fornire servizi sia agli utenti retail che a quelli istituzionali una volta aperto ai clienti statunitensi.
Gate.io si affianca agli exchange più importanti per volume di transazioni negli Stati Uniti, come Coinbase, Kraken, Binance.US e Gemini. Un altro popolare exchange, FTX.US, il ramo statunitense di FTX, ha lasciato un vuoto nel mercato a seguito della procedura fallimentare che lo ha coinvolto all'inizio di novembre.
Han ha dichiarato di aver effettuato una registrazione proattiva come azienda di money service perché "si impegna a rispettare le normative".
In un articolo del 20 dicembre, Gate.io ha previsto un quadro normativo "inevitabile" per il 2023, citando il fallimento dell'ecosistema Terra e quelli delle piattaforme cripto Celsius, BlockFi e FTX.
All'inizio di dicembre, un legislatore statunitense ha presentato una proposta di legge per richiedere agli exchange di rendere nota la proof of reserves alla Securities and Exchange Commission.
Se le leggi dovessero concretizzarsi potrebbero verificarsi delle difficoltà per Gate.io, dato che Armanino, la società di revisione contabile con cui ha lavorato per attestare la sua proof of reserves, il 15 dicembre ha silenziosamente terminato i suoi servizi di audit per le criptovalute.