Genesis Mining, azienda di mining con sede in Islanda, ha esortato alcuni dei propri clienti ad aggiornare i contratti basati sul Bitcoin (BTC) a causa del forte declino dei prezzi registrato quest'anno dalla criptovaluta.

Entro 60 giorni la compagnia terminerà i contratti a tempo indeterminato che generano profitti inferiori ai costi giornalieri di manutenzione. Genesis spiega che la tendenza ribassista di gennaio e il crollo del mercato di aprile e maggio hanno portato ad una ingente riduzione dei guadagni che è possibile ottenere con il mining.

Se i clienti desiderano continuare ad utilizzare i servizi della compagnia, dovranno trasformare i vecchi contratti BTC in speciali accordi quinquennali. Genesis afferma all'interno dell'annuncio:

"...con questo servizio di hosting per hashpower, possiamo influenzare soltanto uno dei tre fattori che determinano le ricompense per il mining, vale a dire l'infrastruttura. Il prezzo di mercato del Bitcoin e la difficoltà di mining sono fattori fuori dal nostro controllo".

Genesis Mining è stata fondata nel 2014, con sedi in Bosnia e Cina. La compagnia si è successivamente trasferita in Islanda e Canada per sfruttare il clima freddo e i costi contenuti dell'elettricità dei due paesi.

Dopo il crollo del Bitcoin da quota 20.000$, valore raggiunto a dicembre dello scorso anno, i miner faticano a generare profitti a causa del prezzo ridotto della moneta e delle pressioni esercitate dagli organi di regolamentazione.

A giugno, il fornitore canadese di energia elettrica Hydro-Quebec ha proposto l'implementazione di regole più stringenti, per poter gestire la forte domanda da parte delle aziende di mining. L'istituzione pianifica di distribuire ben 500 megawatt di energia, che andranno a sommarsi ai 120 megawatt già esistenti.