Secondo quanto riportato recentemente da CNBC, l'analista George Friedman ha affermato che un giorno la tecnologia blockchain diverrà "obsoleta".

Friedman è il fondatore di Geopolitical Futures, una rivista in rete dedicata alla previsione degli affari internazionali, nonché autore di "The Next 100 Years: A Forecast for the 21st Century". L'uomo ha spiegato a CNBC di "non aver mai incontrato una tecnologia di criptazione che non potesse essere manomessa". Dubita inoltre che "tra servizi segreti di Russia, Cina e Stati Uniti" la blockchain non possa essere decodificata. Ha poi aggiunto:

"È utile, è visibile. E a un certo punto sarà obsoleta".

Friedman ha oltretutto descritto la blockchain come "una di quelle montature. Le persone traggono profitto da essa e rilasciano dichiarazioni incredibili".

A gennaio di quest'anno, durante la International Conference on Cyber Security, il direttore del Federal Bureau of Investigation (FBI) Christopher Wray ha rivelato alcune statistiche legate alla crittografia e alla sicurezza delle informazioni. Stando ai dati mostrati dall'uomo, tra il 2016 e il 2017 l'FBI non sarebbe riuscita ad accedere ad oltre 7.800 dispositivi, tutti contenenti informazioni che l'ente governativo considerava vitali per le indagini in corso al tempo.

Grazie ad alcuni documenti segreti forniti da Edward Snowden, pare tuttavia che la National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti sia riuscita a sviluppare un sistema per localizzare gli utenti Bitcoin in tutto il mondo. In particolare, l'agenzia avrebbe realizzato un meccanismo per raccogliere, analizzare ed elaborare il traffico globale in rete, utilizzando un programma mascherato da popolare applicazione per l'anonimato.