Durante la conferenza Code4Future, il primo evento in Italia dedicato al concetto di open innovation tenutosi presso il Talent Garden Ostiense, l'ex Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, attualmente Presidente di Aspen Institute Italia, ha espresso le proprie considerazioni riguardo al futuro dei pagamenti digitali e all’avvento delle criptovalute.

Venerdì 8 novembre, in occasione della prima giornata dell'evento Code4Future, Tremonti ha preso parte ad una tavola rotonda durante la quale si è discusso di come le opportunità offerte dal settore fintech stiano cambiando sia le logiche aziendali che il ruolo delle banche:

"Le banche rischiano di essere spiazzate dalle attività fintech. È indispensabile un’alleanza tra banche tradizionali e nuove industrie digitali. Una struttura che recepisca le nuove tecniche ma che mantenga i vecchi valori."

È stata anche affrontata la questione della fiducia, da svariati anni in forte declino, che gli utenti ripongono nel sistema bancario tradizionale:

"Come si può recuperare questa fiducia? L’idea è quella di integrare il nuovo con il vecchio, anche per scrivere una storia diversa da quella che le banche già hanno. L’idea di una fiducia ex ante negli enti centrali permea la nostra realtà da tempo, basti pensare a quello che c’è scritto sulle banconote delle Repubblica di Weimar, come riportato da Goethe: 'abbi fiducia in me, credi in me'."

L'ex Ministro ha poi espresso la propria opinione in merito al progetto Libra di Facebook, e al rapporto fra vecchie e nuove monete. A suo parere Libra cambierà per sempre le regole del gioco, nonché il modo in cui gli utenti sono abituati a considerare e utilizzare il denaro:

"Ci sarà un passaggio dalle vecchie monete alle nuove monete. Credo che sarà così, non so dirvi quando. Credo che i vostri figli vedranno un mondo in cui la moneta sarà estratta in maniera diversa."

Per la prima volta si sta discutendo di una valuta che non debba essere necessariamente distribuita da uno Stato, e questo sta accadendo perché la gente ha pian piano iniziato a vendere porzioni della propria sovranità:

"In un futuro prossimo o meno prossimo, i cittadini cederanno porzioni di sovranità a top player come Facebook. Perchè se a chiederlo è un sistema over the top, crediamo che fornendo una porzione d’identità stiamo facendo la cosa giusta, perché in cambio ci offrono qualcosa. E così diventa vero quello che hanno loro e falso quello che hai tu."

Tremonti ha anche commentato la notizia dell'imminente lancio di una criptovaluta nazionale da parte della Cina:

"Non credo esista un ragionamento possibile, attuale, istantaneo e sicuro. Il mondo si sta dividendo tra la repubblica degli Stati Uniti e il dispotismo digitale della Cina. Il sistema cinese è un sistema di controllo assoluto. Credo che quella cinese sia una tecnica di controllo, non una tecnica finanziaria."

La redazione di Cointelegraph ha infine chiesto quale fosse la sua opinione sulle criptovalute decentralizzate come Bitcoin (BTC):

"Sono il futuro e non lo puoi fermare. Detto questo Bitcoin non ha un regime legale certo, e questo è chiaramente un fattore di ostacolo. Secondo le regole contabili sono un bene da mettere in bilancio. Ma se si tratta di un bene da mettere in bilancio, quando lo si cede è necessario applicare l'IVA? È ancora un’area di grande incertezza."