Secondo un tweet della startup Decenter, Google avrebbe messo in blacklist le keyword contenenti "Ethereum" (ETH) sulla sua piattaforma pubblicitaria Google Ads.

L'account ufficiale di Google Ads ha risposto al tweet, affermando che sulla piattaforma possono essere pubblicizzati solo gli exchange di criptovalute che hanno come target i mercati di Stati Uniti e Giappone, e che la pubblicità in questione potrebbe quindi essere stata rifiutata perché rivolta ad altri paesi.

Quando il team di Decenter ha spiegato che stavano cercando di inserire le parole chiave "ethereum development services" e "ethereum security audit", essendo loro un gruppo sviluppatori che eseguono controlli di sicurezza su smart contract, Google Ads ha risposto:

"Anche se non saremmo in grado di confermare preventivamente se la vostra parola chiave è idonea ad essere utilizzata negli annunci pubblicitari, vi consigliamo di fare riferimento alla sezione 'Criptovalute' dei nostri termini sui prodotti e servizi finanziari."

Intanto, su reddit, il team di Decenter ha aperto una discussione sul presunto cambiamento delle regole di Google Ads:

"Dal 9 gennaio, tutti i nostri annunci pubblicitari che contengono la parola chiave 'ethereum' mostrano questo messaggio di errore."

Screenshot of the error encountered by Decenter

Screenshot dell'errore riscontrato da Decenter. Fonte: Twitter

Il post di Decenter spiega inoltre di aver testato le parole chiave “ethereum smart contract audits" e "eos smart contract audits”, rilevando che solo quella contenente "eos" funzionava correttamente.

Il commento più votato del thread critica la posizione di Google come terza parte neutrale, affermando:

"Google ha vari programmi politici ed economici, e sono piuttosto disposti a utilizzare i loro molteplici servizi per promuovere le loro preferenze. AdSense e Youtube sono ben noti per tali pratiche, ma ci sono stati anche alcuni casi riguardanti il ​​Play Store. "

Come segnalato in precedenza da Cointelegraph, Google ha vietato tutte le pubblicità che hanno a che fare con le criptovalute, come si evince dall'aggiornamento dei loro termini di servizio.

Tuttavia, ad ottobre, il colosso del web ha modificato le proprie politiche, dando il via libera alle pubblicità degli exchange di criptovalute in Stati Uniti e Giappone.