Grayscale Investments, importante crypto-fund manager statunitense, ha avviato lo scioglimento del suo XRP Trust in risposta alla causa legale intentata a dicembre dello scorso anno contro Ripple dalla Security and Exchange Commission degli Stati Uniti, che accusa l'azienda di aver condotto tramite XRP una vendita non registrata di titoli azionari.
In un annuncio pubblicato mercoledì, Grayscale spiega:
"Molto probabilmente diverrà sempre più difficile per gli investitori statunitensi, compreso il nostro Trust, convertire XRP in dollari. Pertanto, continuare le operazioni del Trust sarebbe impossibile."
Tutti gli XRP del Trust sono già stati liquidati: Grayscale distribuirà i proventi netti della vendita fra gli azionisti, dopo aver dedotto le spese. XRP Trust verrà definitivamente terminato in seguito alla distribuzione di tale denaro.
Nonostante la posizione intransigente della SEC su XRP, i regolatori di altri Paesi non sono così certi che il token rappresenti un titolo azionario.
A gennaio, un resoconto pubblicato dal Tesoro del Regno Unito ha definito XRP un "token non regolamentato", paragonabile a Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH). In particolare, il rapporto sostiene che XRP sia principalmente un "exchange token", ovvero una moneta virtuale "utilizzata prevalentemente come mezzo di scambio".
Mercoledì, la Financial Services Agency giapponese ha confermato al portale d'informazione The Block di ritenere che XRP sia una criptovaluta e non un titolo azionario.
Al momento della stesura il prezzo di XRP è di circa 0,30$, in negativo del 40% rispetto a un mese fa.